Lo stile Valve è noto a tutti gli appassionati. Cinico. Beffardo. Spesso “antipatico” nei confronti dei fan in attesa di buone nuove sui loro titoli più attesi. Ma forse è per questo, o forse semplicemente per la sempre elevata qualità dei suoi prodotti, che la software house nutre di un rispetto e di un’ammirazione che poche case al mondo possono oggettivamente mancare.
Oggetto delle discussioni che riguardano Valve negli ultimi tempi inutile a dirlo, è lui: Half-Life 3, del quale ha parlato in maniera piuttosto criptica l’amministratore delegato della compagnia Gabe Newell durante il Seven Day Cooldown.
Per quanto riguarda Ricochet 2, abbiamo sempre il problema che finiamo di parlare di cose con troppo anticipo, addentrandoci nello sviluppo. Questo ci porta spesso a cambiare idea, quindi, mentre abbiamo pensato al grande arco della storia di Ricochet 2, siamo arrivati al punto in cui qualcosa ci ha sorpreso in maniera positiva e qualcos’altro in maniera negativa e, lo sapete, ci piace essere super-trasparenti sul futuro di Ricochet 2.
Cos’è Ricochet 2? La speranza è che sia proprio il nome in codice di Half-Life 3. Valve, lo sappiamo, non ne ha mai parlato apertamente ma ha lasciato sempre messaggi piuttosto chiari tanto criptici sul gioco. Newell in questo caso non fa eccezione e, recuperando un po’ di serietà, aggiunge:
Il vero problema è che pensiamo come i colpi di scena per cui siamo passati farebbero impazzire la gente più di quanto non lo fa il semplice non parlarne, e non lo faremo finché non saremo davvero sicuri di cosa succederà.
Half-Life 3 dovrebbe essere il capitolo conclusivo di una saga leggendaria assente dalle scene dall’ottobre 2007. quando l’Episode Two di Half-Life 2 divenne inconsapevolmente quello che è finora l’ultimo sussulto delle avventure di Gordon Freeman. E pensare che Episode Three sarebbe dovuto uscire soltanto qualche mese dopo. Visto quanto tempo è passato, è certo che ormai il team abbia ormai accantonato la struttura episodica per dare vita al definitivo Half-Life 3.
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