L.A. Noire, il nuovo titolo di Rockstar Games e del Team Bondi atteso per il 20 maggio su PlayStation 3 e Xbox 360, fa discutere parecchio per la sua tecnologia chiamata “motion scan” che permette di realizzare animazioni facciali in-game incredibilmente realistiche, forse le migliori che si siano mai viste nel settore.
Lo studio finlandese Remedy, autore di Max Payne e Alan Wake, annuncia però su EDGE di avere sviluppato una tecnologia superiore a quella di Rockstar, che probabilmente verrà utilizzata nel suo prossimo titolo, il quale, salvo sorprese, dovrebbe essere proprio Alan Wake 2.
Si legge sulla rivista che: “Remedy usa il motion capture per realizzare una scansione dell’attore al millimetro, includendo ben 64 diverse pose facciali dalle quali derivarne qualsiasi espressione umana possibile”. Lo strumento è stato ideato dal lead animator John Root, che nel suo curriculum vanta collaborazioni con iD Software e Epic Games.
Questo permette dunque a Remedy di poter prendere il modello di un attore e utilizzare i cursori per regolare le espressioni basate su pose acquisite. In questo modo si può animare il volto in tempo reale, piuttosto che dover girare di proposito una scena o animare manualmente le espressioni.
“L.A. Noire ha certamente stabilito un nuovo inizio per le animazioni facciali”, ammette Matthias Myllyrinne CEO di Remedy. “Ma noi puntiamo a fare di più”, aggiunge.
EDGE ha definito la demo della tecnologia che ha potuto ammirare – la quale resterà comunque privata – “straordinariamente sfumata”. L’intenzione è anche quella di migliorare la mappatura dei colori per simulare la circolazione del sangue sotto la pelle. Insomma, dopo la ricerca dell’impatto grafico impressionante a tutti i costi, pare che la battaglia si stia (finalmente?) spostando sui piccoli dettagli, quelli che sono in grado di regalare però un aspetto più realistico di quanto un modello ricco di poligoni virtuali potrebbe fare.
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