Al Tribecca Film Festival, Rockstar è tornata a parlare della nascita di L.A. Noire svelando che l’ispirazione per le ambientazioni e lo stile del gioco è venuta da film come Chinatown e L.A. Confidential. Guai però a parlare della nuova avventura come una pellicola interattiva: “L.A. Noire non è un film interattivo ma un gioco cinematografico“, ha precisato con veemenza la software house americana.
Rob Nelson (altra voce autorevole di Rockstar) ha aggiunto: “Non volevamo avere tutti quegli elementi fastidiosi su schermo tipici dei videogiochi. Abbiamo deciso così per rendere il gioco pulito, ma è stato difficile creare qualcosa in grado di catturare l’occhio e far capire istintivamente che si può interagire con esso. Riuscire a creare le scene degli interrogatori, poi, era considerato un atto di fede finché non siamo riusciti a far funzionare la tecnologia MotionScan“.
L.A. Noire comprenderà oltre 400 personaggi, 20 casi principali e 2.200 pagine di script: l’equivalente di due stagioni di una serie televisiva. Il suo debutto è fissato per il 20 maggio su PlayStation 3 ed Xbox 360.
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