The Elder Scrolls Online, il primo MMORPG della famosa saga ideata da Bethesda, dovrà essere un gioco accessibile a tutti. Lo ha detto Nick Konkle, lead gameplay e combat designer per il gioco in sviluppo presso gli studi di ZeniMax Online.
Insomma, va bene soprattutto accontentare i fan, ma un gioco del genere deve essere in grado anche di accontentare il pubblico occasionale, anche per attirare verso la serie chi lo sa, dei nuovi appassionati che possano interessarsi ai capitoli precedenti e futuri del franchise.
Nel corso di una video-intervista concessa al noto portale ComputerandVideogames.com, Konkle ha tracciato la linea guida per il progetto, spiegando che i fan troveranno tutto quello che si aspetterebbero dalla tradizione di The Elder Scrolls, ma anche qualcosa di completamente nuovo. L’obiettivo, aggiunge, è quello di realizzare appunto un titolo adatto a tutti, con un sistema di combattimento che non sia lento come solitamente accade per questo genere di videogiochi ma al contrario premi la tattica, l’azione e la responsabilità in ogni mossa nel perfetto stile del franchise, come si è visto in Skyrim.
The Elder Scrolls Online è previsto in uscita nel 2013 su PC e Mac ed è ambientato 1000 anni prima rispetto gli eventi narrati in Skyrim. I giocatori potranno scegliere fra tre fazioni differenti: Ebonheart Pack, Aldmeri Dominion e Daggerfall Covenant. Ogni fazione sarà composta a sua volta da tre razze diverse. La minaccia più grande sarà rappresentata dal principe daedrico Molag Bol che cerca di trascinare Tamriel nell’Oblivion con l’aiuto di Mannimarco, il re dei Vermi. Tutte le regioni di Tamriel saranno riprodotte e visitabili nel gioco: ognuna avrà una precisa identità, con elementi della storia personali e unici, che vadano comunque a intricarsi perfettamente agli eventi principali. A Skyrim, ad esempio, affronteremo un’altra guerra civile. Il sistema di livellamento sarà più tradizionale e rientrerà nei canoni del RPG classico.
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