Il level designer di The Witcher 3: Wild Hunt, Miles Tost, e Jonas Mattson, senior environment artist per il medesimo progetto, hanno recentemente rilasciato un’intervista discutendo di alcune delle caratteristiche che troveremo nel nuovo capitolo dei CD Projekt Red dedicato alle avventure dello strigo Geralt di Rivia.
I boss verranno affrontati seguendo le quest, e non mentre si vagherà nel mondo di gioco. Alcuni di essi, comunque, dopo essere stati sconfitti una prima volta, saranno poi reperibili nelle mappe come normali mostri. In Ognuna delle creature avrà un suo habitat naturale, e l’intento degli sviluppatori è quindi quello di portarvi ad apprendere quali specie vivono in quali aree.
È stato anche precisato che, giocando a difficoltà alta, si può avere inizialmente la sensazione che il gioco sia fin troppo duro. In realtà, però, si percepisce che bisogna migliorare sé stessi nei propri errori, piuttosto che prendersela per la sfida eccessiva.
Il titolo strizza anche l’occhio a chi vuole un’esperienza più semplice, magari per concentrarsi sull’esplorazione e sulla storia: a difficoltà bassa, infatti, non avrete bisogno di concentrarvi né sul crafting né sull’alchimia, divertendovi con il resto delle meccaniche.
I due sviluppatori hanno anche affermato che l’aver dovuto lavorare su diverse piattaforme non ha influenzato il level design, ma che anzi non ci sono stati compromessi. Fin da subito, è stato chiaro che si voleva puntare in tutti i casi a un’esperienza priva di schermate di caricamento. Su tutte e tre le piattaforme, inoltre, godremo di una profondità di campo molto molto ampia, che consentirà di scorgere anche da lontano dei punti d’interesse che potreste voler raggiungere.
The Witcher 3: Wild Hunt arriverà su PC, PS4 e Xbox One il prossimo 19 maggio.