THQ in crisi finanziaria, 240 persone licenziate

Le voci dei giorni scorsi si sono rivelate esatte, il recente report finanziario di THQ è semplicemente disastroso. Il publisher è in grosse difficoltà economiche, a seguito di alcuni investimenti che purtroppo non hanno dato i risultati sperati.

Per risollevare la situazione THQ licenzierà 240 persone e smantellerà la divisione giochi per bambini, il CEO della compagnia inoltre si ridurrà lo stipendio del 50% per dodici mesi. Mosse necessarie pet tornare ad essere competitivi in un mercato sempre più competitivo.

THQ ci tiene a far sapere che i licenziamenti non toccheranno gli sviluppatori, nessun creativo verrà mandato a casa, i tagli si limiteranno al settore amministrativo e dirigenziale. I progetti della compagnia non subiranno ritardi e non ci saranno ripercussioni sui prossimi giochi in programma, come Darksiders 2, Metro The Last Light, Homefront 2 e inSane.

Lo scorso anno THQ ha investito in progetti molto rischiosi, Homefront si è rivelato un successo a metà (nonostante questo il sequel uscirà nel 2014) mentre i giochi per bambini e la divisione uDraw ha fatto perdere molti soldi e non ha generato alcun profitto. Anche Red Faction Armageddon si è rivelato un flop commerciale, tanto che THQ ha deciso di chiudere per sempre la serie.

Buoni invece i risultati di Saints Row The Third (quasi 4 milioni di copie vendute nel periodo natalizio) e Warhammer 40.000 Space Marine. Per il futuro THQ insisterà sui progetti destinati ai giocatori hardcore e sui giochi per il mercato digitale, due settori che generano enormi profitti per il publisher. I giochi per bambini e per famiglie saranno abbandonati.

La divisione uDraw, come detto, è già stata smantellata, i licenziamenti permetteranno a THQ di risparmiare circa otto milioni di dollari. Brian Farrell, CEO della società, ha anche deciso di ribassare il suo stipendio del 50% per un anno, il suo compenso, fino al 13 febbraio 2013, sarà di 359,250 dollari anzichè 718,500. Anche gli altri dirigenti di THQ hanno accettato di ridursi il salario del 50% per far fronte alla difficile situazione economica della compagnia.