XCOM, lo sparatutto fantascientifico di 2k Marin previsto per il mese di marzo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 e ispirato all’omonima saga strategica, non è cambiato dal 2010, ma ha semplicemente attraverso una fase di evoluzione che è stata mostrata all’E3 2011. È quanto riferisce Jonathan Pelling di 2K nel corso di un’intervista concessa a Gamespot.
“Abbiamo preferito tenere il silenzio stampa per un anno riguardo al progetto, così da poterci concentrare su calma su cosa avremmo potuto fare meglio e cosa avremmo potuto inserire per rendere il gioco più fedele all’universo di XCOM”, ha detto.
“Sì, sono stati fatti dei cambiamenti, ma preferisco si dica che il progetto è stato portato ad un diverso processo evolutivo, di certo non cambiato totalmente. Dopotutto, un anno è un lungo tempo di sviluppo”.
Pelling ha aggiunto che nel 2010 l’intento del team sviluppatore era quello di mostrare le fasi sparatutto del progetto, mentre quest’anno l’obiettivo era concentrarsi sull’altra faccia della medaglia.
“Quello che volevamo fare quest’anno era trasmettere l’idea che XCOM fosse davvero un gioco molto tattico. Così, ci siamo presentati all’E3 2011 con una demo completamente diversa da quella che l’anno prima, che si articolasse su come si può eliminare un nemico in modi differenti, a seconda della propria tipologia di approccio al gioco”, ha spiegato.
2K descrive XCOM come uno sparatutto molto riflessivo. I giocatori potranno reclutare ed addestrare una squadra di agenti e controllare l’azione da una visuale in terza persona che mette in pausa il gioco così da capire meglio come colpire gli avversari.
Insomma, l’obiettivo di 2k è anche quello di restituire un po’ le sensazioni donate dall’originale serie cult degli anni ’90, realizzando dunque un reboot che non si presenti solo come uno sparatutto in prima persona, ma che sia anche capace di donare quegli elementi tattici che fecero la fortuna di XCOM all’epoca.