Da bambini come lo vedevate il mondo? Non venite a dirci che anche quando avevate pochi anni avevate la perfetta cognizione del traffico che crea smog e rumore nelle strade delle nostre città, che avevate la perfetta idea di come siano difficili i rapporti sociali con le varie persone e di come sia dannatamente complicato tutto quello che viene dopo il fior fiore dell’età, a cominciare dall’adolescenza fino ad arrivare all’età adulta.
Noi da bambini sognavamo qualcosa di assolutamente brillante e fantastico per il nostro futuro, ma soprattutto vedevamo il mondo esattamente con la fantasia fervida di un ragazzino, tra scenari presi in prestito dal regno delle favole o invenzioni della nostra già molto galoppante immaginazione. E tutto questo, che vi ricordiate o meno, era stato già ampiamente sfruttato in una serie tv che poi riuscì ad avere anche una sua controparte videoludica ai tempi delle console a 16 bit.
Trasmesso durante gli anni ’90 sulla rete per ragazzi Fox Kids, il cartone animato di Bobby ebbe un discreto successo proprio perché molto vicino alla mentalità dei suoi principali spettatori, i bambini, che avevano un proprio alter ego digitale capace di viaggiare negli stessi mondi che la sua testa riusciva a creare: insomma il sogno di ogni bambino, ampiamente sfruttato tra l’altro da un simpatico videogame che vide la luce su Super Nintendo in quegli anni.
Bobby’s World, questo il titolo del simpatico gioco che sollazzò i fortunati possessori di una console della Nintendo che si ritrovarono tra le mani un platform dalla natura più pura e classica, con la possibilità di attaccare i nemici abitanti dei relativi mondi fantastici con delle palline giocattolo, viaggiare con strambi mezzi di trasporto e raccogliere lecca lecca sparsi un po’ ovunque. Un gioco che più classico non si può, adattissimo soprattutto ai fans del cartone animato.