Giochi della memoria, Cu On Pa

di Redazione Commenta


L’abbiamo più volte specificato ma è assolutamente vero che i puzzle game sono delle tipologie di giochi tra le più antiche tra quelle nate agli inizi della lunga carriera del mondo videoludico, ma nonostante i molti anni passati, risultano ancora tra i titoli più amati e richiesti dagli appassionati del settore che, nonostante una bellezza grafica spesso non eccelsa, riescono a trovare dei meccanismi di gioco che creano forti dipendenze e non riescono a farci scollare dallo schermo.

Solitamente la maggior parte dei giochi che sguazzano nell’affollato calderone dei puzzle game, come area di gioco principale hanno lo schermo quasi intero in versione bidimensionale e vari mattoncini scendono dall’altro affinché incastri perfetti vengano realizzati, oppure gemmine occupanti l’intera sezione di gioco devono essere scambiate di posto per permettere ad altre colleghe di arrivare realizzando combo ed eliminazioni multiple.


Pochi a dire il vero sono i giochi che invece sono estranei a tutto questo ed utilizzano altre forme di visuale, come quella in un finto 3D dando una certa profondità all’intero titolo, rendendo più moderna una categoria che sguazza praticamente nel vintage. Ci sono alcuni illustri tentativi apparsi di recente, ma anche nel mondo delle console a 16 bit c’erano delle piccole perle, come ad esempio un titolo che vide la luce sul brillante Super Nintendo ormai circa quindici anni fa.

Si tratta di Cu On Pa, un divertente puzzle game che ci permetteva di prendere il comando di un cubo dalle facce colorate, con lo scopo di passare su alcune caselle colorate con la faccia del cubettoso protagonista rivolta proprio su quella determinata tinta. Come per tutti i puzzle game è più difficile spiegarlo che giocarci e Cu On Pa riusciva a donare un buon livello estetico e tanto sano divertimento come tutti i giochi del genere sanno fare.

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