Con il termine “Dharma”, qualcuno potrebbe avere un soprassalto ricordando uno dei telefilm più belli ed interessanti visti nelle ultime stagioni televisive. Un vero e proprio fenomeno cult che ha assuefatto milioni e milioni di telespettatori in tutto il mondo proiettando nell’olimpo dei registi e degli autori televisivi J.J. Abrams e trasformando quello che poteva essere un semplice serial d’avventura, in un kolossal dal sapore epico.
Si parla chiaramente di Lost che con la Dharma ha molto a che fare visto che si tratta di una sorta di compagnia segreta che ricorre molto spesso all’interno delle sei amatissime stagioni, con tanto di oggetti ed alimenti marchiati con il simbolo tipico dell’azienda. Ma Dharma è anche il titolo di un simpatico puzzle game che vide la luce qualche annetto fa su Super Nintendo e che vale la pensa ricordare, se non altro per la sua grande simpatia.
Colorato come di solito è scelta comune per tutti i puzzle game, Dharma, meglio conosciuto anche come Dharma Doujo pesca a piene mani nel folklore tipicamente orientale, in quanto il protagonista del gioco è una sorta di piccolo sciamano che ha il compito di esorcizzare l’arrivo dei oni, ovvero dei demoni giapponesi, con un suo rito tutto particolare. Proprio qui entriamo in gioco noi impugnando figuratamente il suo potente martello.
Con questo strumento infatti il monaco aveva il compito di lanciare alcuni simboli disposti nell’area di gioco, associandone tre nella parte bassa dello schermo per eliminarli e rendere difficoltoso l’arrivo dei demoni nemici. Gioco facile con pochi tasselli, ma quando il numero aumenterà, servirà molto colpo d’occhio, velocità di mano e abilità nell’innescare eliminazioni a raffica. Divertente e pittoresco, Dharma Doujo si lasciava amare con molta facilità.