Giochi della memoria, Earthbound

di Redazione Commenta

Gli appassionati di giochi di ruolo hanno ormai una vastissima fila di giochi per soddisfare la sete di conquista, di raccolta di esperienza e di scoperta verso nuovi mondi e nuove abilità da sfoderare nelle battaglie, di qualunque tipo esse siano: a turni o maggiormente rivolte all’azione. Unico comune denominatore della maggior parte di questi titoli è l’ambientazione, quasi sempre di stampo fantasy o fantastico.

Ad allontanarsi vagamente da questa caratteristica ma non tralasciando l’elemento surreale, è stato Earthbound, un titolo giunto su Super Nintendo nell’ormai lontano 1994 e che nasconde in realtà il nome originale di Mother 2 essendo il seguito di un gioco di ruolo nipponico il cui primo capitolo non ha mai varcato i confini del paese del Sol Levante. Problema di poco conto visto che possono considerarsi due giochi totalmente distaccati l’uno dall’altro.


Il protagonista del gioco è Ness, un ragazzino che viene risvegliato dallo schianto di un meteorite da cui viene fuori Buzz Buzz una strana creatura simile ad un’ape proveniente dal futuro che della conquista del mondo da parte di Giygas, un’entità maligna che il ragazzo dotato di poteri psichici ed una fida mazza da baseball, accompagnato da alcuni amici, dovrà debellare attraverso un viaggio intorno al mondo per compiere varie missioni.

Le missioni andranno dalla liberazioni di una città da alcuni teppisti fino alla distruzione di una setta, il tutto attraversando il mondo e molti luoghi riconoscibili, dal lago Ness con il suo mostro fino all’affascinante Stonehenge. I combattimenti non saranno casuali visto che i nemici sono visibili sullo schermo ed andranno sconfitti utilizzando armi originali come padelle o yo-yo, il tutto in un’ambientazione contemporanea. Un titolo originale ed interessante che portò una ventata di novità nel mondo dei giochi di ruolo classici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>