Può un essere considerato da tutti una feccia vivente, uno scarto della natura, un rifiuto da tenere alla larga il più possibile perché anche la sola vista può incutere fastidio e ribrezzo, diventare di punto in bianco un eroe senza macchia e senza paura, un combattente pronto a farsi valere sfidando complotti interplanetari e salvando principesse di un altro pianeta in pericolo a causa di un manigoldo intento nei suoi affari loschi?
Ebbene si, è esattamente quello che è accaduto nel gioco intitolato Earthworm Jim che è stato il protagonista la scorsa settimana della rubrica dei giochi della memoria che si occupa di ripercorrere i titoli storici. Grazie alla grafica indiscutibilmente ben fatta e la giocabilità che poneva questo platform un gradino più su rispetto ai tanti concorrenti già presenti sul mercato, Earthworm Jim ha avuto la possibilità di lanciare anche un seguito.
Earthworm Jim 2 infatti uscì su console nell’ormai lontano 1995 presentando ancora una volta un dettaglio grafico ineccepibile, una giocabilità decisamente accattivante e soprattutto un tentativo buono di rendere più originale e differente rispetto al primo episodio, un gioco che altrimenti sarebbe stata una fotocopia del grande successo di pubblico. Infatti definire un semplice platform Earthworm Jim 2 potrebbe essere riduttivo.
Il gioco miscela sapientemente sia classiche struttura da platform game che rappresentano l’ossatura portante del tutto, ma tra labirinti, livelli a scrolling verticale e vere e proprie simulazioni di corse, l’azione viene resa varia e divertente diventando un vero e proprio gioco multi-genere sorprendendo il giocatore. Questa volta Jim non è da solo ma è accompagnato dal fido amichetto Snott e dovrà ancora una volta salvare la principessa promessa sposa al malvagio cacciatore di taglie. Un gioco che ha fatto del divertimento un punto di forza.