Giochi della memoria, I Puffi

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La mitica Cristina D’Avena, icona incontrastata per aver cantato le più belle canzoni dei cartoni animati in special modo negli anni ’80, ha eseguito molti brani che hanno fatto da sigla a quest’avventurosa serie che ormai è diventata un vero e proprio simbolo dell’animazione grazie alla simpatia e alla notorietà dei piccoli e buffi protagonisti nati da un progetto tutto europeo e che si sono incastonati nei ricordi dell’infanzia di molti di noi.

Stiamo parlando di quei piccoli e simpatici ometti blu protagonisti di una lunga serie di cartoni animati trasmessi più e più volte anche qui in Italia che prendono il nome di Puffi. Molte le tipologie che sono rappresentate, dal capo del villaggio, che indossa l’unico abito di colore diverso dal classico bianco portato da tutti, fino al saggio del gruppo Quattr’occhi, senza dimenticare la dolce puffetta, apparentemente unica donna dell’intero villaggio..


Nessuno di noi sicuramente non può fare a meno di ricordare i puffi con un sorriso, e proprio per questo motivo il mondo dei videogiochi ne approfittò per lanciare un titolo che prende appunto il nome di Smurfs, nome internazionale per i Puffi, che ci metteva nei panni di un puffo in un platform game dalla struttura alquanto classica, ma ricca di ambientazioni diverse, fino allo scontro con l’antagonista per eccellenza di tutta la serie, l’arcigno Gargamella.

Il gioco ci offriva la possibilità di vagare per varie location, dal placido villaggio dei puffi, a foreste incontaminate e pericolosi vulcani, fino al maniero di Gargamella per recuperare Puffetta che intanto era stata rapita. Animali del bosco e puffi non curanti che svolgono lavori domestici e bucolici sono i pericoli più infidi del gioco, il tutto in una grafica colorata che richiamava fortemente lo stile del cartoon. Immancabile nella collezione di un fan dei puffi.

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