I generi appartenenti all’ormai vastissimo universo videoludico si sa che nel corso degli anni e specialmente con il relativamente recente avvento del 3D hanno cambiato decisamente i connotati, trasformando vecchi filoni dando nuova linfa ai giochi stessi, rendendo possibile veri e propri sconvolgimenti da parte delle compagnie di videogames per rinverdire le collezioni di titoli disponibili per le varie console esistenti sul mercato.
Oggi praticamente il girone degli sparatutto è quasi completamente costituito da esponenti del genere che ci mettono nei panni di soldati e spie che si intrufolano nelle basi nemiche per soddisfare le varie missioni assegnate, e noi giocatori siamo prontissimi anche a sfidarci in multiplayer attraverso le varie modalità disponibili. Insomma i tempi sono proprio cambiati da quando il 2D furoreggiava ed uno stile particolare era predominante riguardo gli sparatutto.
Chi ha qualche annetto in più infatti ricorderà come era assolutamente facile trovare i cosiddetti sparatutto spaziali, quei giochi in cui mettersi al comando di una navicella pronta ad andare in giro per lo spazio facendo fuori i vari alieni che apparivano sullo schermo. Quanti ricordi sono legati a questi stili, eppure anche anni fa c’erano alcuni giochi che non si lasciavano abbindolare dai classici canoni di moda ed offrivano delle ambientazioni decisamente originali.
E’ il caso di Panorama Cotton, un divertente sparatutto uscito più di quindici anni fa su Sega Mega Drive dove non eravamo al comando di un’astronave ma di una maghetta a cavallo di una scopa, pronta ad annientare i nemici con degli incantesimi via via sempre più letali, il tutto in un mondo ispirato palesemente allo stile manga. Una boccata d’ossigeno per un gioco diverso dai canoni imposti a quei tempi e soprattutto adatto anche ad un pubblico femminile.