C’era una volta, tanto, tanto tempo fa, un mezzo divertentissimo che si poteva facilmente trovare in tutte le sale giochi fino più o meno agli inizi degli anni ’90 per diventare poi sempre più raro, tando da trasformarsi quasi in un oggetto di modernariato che, qualche simpatico e danaroso collezionista, decideva di trasportare direttamente in casa come arredamento piuttosto sui generis, e soprattutto per farsi una sana partitina ogni tanto memore dei vecchi tempi.
Si parla di flipper, quei grossi cabinati che hanno emozionato chi di noi ha qualche anno in più con un meccanismo molto semplice: accumulare un punteggio sufficiente da battere tutti i componenti della nostra cricca di amici e magari di segnare le nostre iniziali nella tabella di punteggi del flipper stesso. Molti esponenti del genere sono arrivati anche su console, permettendo di rivivere in qualche modo quella magia ed uno di questi fu Pinball Dreams.
Recuperato in qualche modo anche tramite le virtual console, il simpatico Pinball Dreams non è nient’altro che una piccola collection di quattro tabelloni da flipper in cui, ancora una volta, il nostro compito sarà quello di arrivare a punteggi stellari sfruttando la pallina d’acciaio da far rimbalzare sui vari bonus sparsi nei quattro tavoli tematici che il gioco offre. Nulla di più semplice e forse di più sgradito per i giocatori attuali, ma un concentrato di fascino per i più maturi.
Se ambientazioni futuristiche e spaziali regnano sovrane sul tavolo Ignition, in Steel Wheel una ferrovia modello western sarà la location ideale per spingere la nostra pallina tra gallerie e ruote d’acciaio. In Beat Box ci sarà tanto fermento musicale con vari strumenti, mentre le atmosfere più horror e cupe le avremo sul tavolo etichettato come Nightmare. Insomma Pinball Dreams offre varietà e divertimento, a patto che i flipper siano di vostro gradimento.