Giochi della memoria, The Adventures of Bayou Billy

di Redazione Commenta


Nel mondo dei videogiochi siamo abituati ad acquistare, praticamente sempre, un titolo che appartenga ad un genere ben preciso e si focalizzi quindi su quella struttura, ma pensate che in passato ci sono stati esperimenti, come The Adventures of Bayou Billy in cui i generi si mescolavano sapientemente.

Prendete come esempio GTA, una saga tra le più luminose ed apprezzate del panorama videoludico mondiale, un nuovo classico dei tempi moderni capace di divertire, con la sua dissacrante follia, buona parte degli appassionati di videogiochi. In questa serie è possibile infatti trovare vari aspetti gustosissimi che spaziano dalle prove di guida fino ad arrivare all’esplorazione, alle scelte di gioco e alle scene in cui bisogna sparare a più non posso, magari anche gratuitamente, verso ignari passanti, moltiplicando così il divertimento e il senso di politicamente scorretto.


Se andiamo un po’ indietro con i ricordi ritornando addirittura ai titoli che componevano le collezioni di giochi disponibili per l’ormai vetusto ma adorabile Nintendo Nes, qualcuno di voi probabilmente potrebbero ricordarsi di The Adventures of Bayou Billy, un gioco che, tutto sommato, con GTA, potrebbe avere dei punti in comune visto che non si basava su un unico genere, ma permetteva al giocatore di affrontare varie sfide appartenenti a settori completamente diversi, ma tutti riconducibili all’abusato scopo di salvare una donzella in pericolo.

Il gioco prendeva inizio come uno dei più scalmanati picchiaduro a scorrimento, genere ormai praticamente morto per il dispiacere dei nostalgici, ma in The Adventures of Bayou Billy il giocatore aveva anche modo di affrontare alcuni stage assolutamente differenti in cui le abilità di guida erano essenziali, senza parlare di alcuni livelli che trasformavano il gioco in un vero e proprio sparatutto. Insomma The Adventures of Bayou Billy poteva rappresentare il titolo ideale per chi sognava un gioco che includesse sfide differenti, ma tutte intense e ben riuscite.

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