La moda di avere come protagonista di un videogioco di successo una signorina dalle curve generose e dotata di un gran sex-appeal che alimenti quindi l’interesse da parte di un certo pubblico maschile è sicuramente arrivata con l’apparizione magica quanto prepotente di Lara Croft, la conturbante eroina di Tomb Raider intenta a visitare siti archeologici irti di pericoli con una mise del tutto inadatta per fredde ed umide caverne ricche di ostacoli.
Eppure i personaggi femminili all’interno dei giochi per console non sono spuntati soltanto con l’arrivo della sinuosa Lara sulle nostre macchina da gioco visto che un bel po’ di tempo prima, la ben più discreta Samus aveva preso parte all’inizio della saga di Metroid, ancora oggi di grande successo nel mondo videoludico. La protagonista indossava una tuta che copriva tutto il suo corpo, ma prendendo in esame lo stile di gioco, noteremo varie similitudini con un titolo del passato.
Il gioco in questione vide la luce nell’ormai lontano 1990, ben un ventennio fa, sulla storica console della Sega a 16 bit, e prendeva il nome di Todd’s Adventure in Slime World. Nessun accenno a bellezze femminili in questo titolo per Mega Drive, ma piuttosto una struttura di gioco che tempo dopo avrebbe fatto la fortuna proprio dei titoli come Metroid, rappresentando fieramente gli sparatutto misti ad azione ed avventura.
Nel gioco si prendeva il comando di un uomo armato di uno speciale cannone ad acqua, pronto a ripulire il mondo ricoperto di slime dalla miriade di orrendi mostri che finirono per abitarla. Si poteva sparare in ogni direzione e l’agilità del protagonista gli permetteva di arrampicarsi su ogni viscida superficie, ma la difficoltà di gioco rendeva piuttosto ostici vari passaggi necessari per il completamento dell’avventura. Con un pizzico di facilità in più Todd’s Adventure in Slime World poteva essere un piccolo classico.