Il mito della colonizzazione sicuramente è uno di quegli ingredienti narrativi che in ogni tipologia di mezzo di intrattenimento fa la sua comparsa con maggior frequenza. A cominciare da alcuni libri, sia che raccontino di vere saghe storiche che narrazioni di pura fantasia, a finire con il cinema e la televisione che spesso ci mettono dinnanzi a queste tematiche, ma il mondo dei videogiochi non è assolutamente da meno sotto questo aspetto.
Già dai primissimi esperimenti con le console di poco conto che facevano timidamente la comparsa nelle camerette dei fanatici di primo pelo, racconti di colonizzazione e scontri per questo motivo erano assolutamente all’ordine del giorno. Se alcuni erano ambientati sul nostro pianeta per rendere la storia più vicina a noi, l’effetto fantasy o fantascientifico di altri titoli, ci trasportava figuratamene su pianeti inesistenti lontani idealmente anni luce dal nostro.
E’ questo il caso anche di Xardion, un gioco che vide la luce ormai diverso tempo fa su Super Nintendo e che aveva come base della sua storia proprio il tentativo di colonizzazione, da parte di invasori provenienti da una stella lontana, di tre pianeti che un tempo erano in lotta fra loro. A tentare di riportare la pace su questi tre mondi, tre guerriglieri prescelti dovranno affrontare mille pericoli e augurarsi che tutto vada per il meglio.
Il giocatore si ritroverà a guidare un robottone come quelli che un tempo erano protagonisti indiscussi dei cartoni animati giapponesi, da Mazinga a Goldrake, con un arsenale offensivo in grado di fronteggiare i nemici alieni provenienti dalla stella malvagia. Piccole illusioni da gioco di ruolo erano disseminate nella struttura di gioco, come punti esperienza da collezionare uccidendo nemici per aumentare la propria energia e le abilità da utilizzare. Ideale per gli amanti dei robot.