Tutti noi lo conosciamo e moltissimi di noi lo amano alla follia visto che altrimenti non sarebbe diventato un vero e proprio simbolo di un vero colosso nel mondo dell’intrattenimento videoludico. Molti anni sono passati da quando il suo folto baffo è apparso sulle nostre console e i suoi occhioni azzurri ci hanno accompagnato in mille avventure che continuano ancora oggi ad incollare gli appassionati davanti ai monitor per vivere nuove emozionanti avventure.
Insomma Mario è da molti anni in pole position per quanto riguarda la sua forte e lunga carriera, e il suo ideatore, il bravissimo Shigeru Miyamoto ha pensato di raccontarci davvero tutto della sua creatura. Lo conosciamo da adulto che già saltellava sulle teste di ignare tartarughe, ma il suo papà ha pensato bene di farci conoscere anche alcuni retroscena della sua nascita, quando era ancora un tenero fagottino in fasce accompagnato dall’inseparabile fratello Luigi.
Fratello che in realtà tanto inseparabile non è visto che la cicogna incaricata di portare Mario e Luigi alla propria famiglia, venne aggredita dal malvagio mago Kamek che rapì il pennuto col fratello più alto e fece precipitare il piccolo Mario su un’isola abitata da particolari creature che ben conosciamo. Questo in poche parole è l’antefatto che ha portato alla nascita di Yoshi’s Island, un gioco divertente e di grande successo apparso sul caro vecchio Super Nintendo.
Si tratta di un platform con forti elementi d’avventura in cui Yoshi con in groppa baby Mario aveva il compito di riportarlo dal fratello rapito. Il suo attacco era rappresentato dalla lingua con la quale acchiappare i nemici e risputarli o ingoiarli per trasformarli in uova a pois da lanciare ad altri nemici, per colpire bonus o risolvere dei puzzle. Se Yoshi veniva colpito baby Mario in una bolla volava via e stava a noi riacchiapparlo per continuare il gioco. Un titolo assolutamente da provare, magari anche in veste totalmente rinnovata per le console attuali.