Vi abbiamo parlato, non molto tempo fa, del VCS 2600, la prima vera console della storia, prodotta da Atari. Adesso vi parliamo dell’ultima console realizzata dalla casa americana
Il Jaguar, uscito sul mercato nel 1993 ha segnato definitivamente la fine di Atari. I milioni di dollari spesi in marketing e sviluppo della console hanno svuotato le casse dell’azienda ed il flop commerciale della console non ha permesso di rientrare nelle spese.Atari inizia lo sviluppo del Jaguar nel tardo 91, lo scopo dell’azienda è quello di creare una console che possa rivaleggiare con Super Nintendo e Mega Drive (le due macchine che all’epoca andavano per la maggiore), tuttavia ci sono diversi problemi con lo sviluppo del progetto e la console ritarda.
Il Jaguar viene messo in commercio nel novembre del 1993, al prezzo di 249 dollari. Inizialmente le vendite sono piuttosto buone, Jaguar vende più del 3DO (altra console fallimentare, prodotta da Panasonic e venduta al prezzo di 699 dollari), ma ben presto le vendite crollano.
La console Atari è la prima macchina a 64 bit immessa sul mercato, anche se, in realtà, questa affermazione è del tutto falsa (la console utilizza due processori a 32-bit, che tuttavia non lavorano insieme), “sfruttata” dal reparto marketing per cercare di aumentare le vendite, che dopo un anno dal lancio sono praticamente sotto lo zero.
Jaguar stenta a decollare, nonostante la potenza, i (pochi) giochi prodotti risultano piuttosto scadenti. Tra le pietre miliari della macchina citiamo Alien vs. Predator, Cybermorph, Doom, Defender 2000 e Tempest 2000. Tantissimi invece i titoli cancellati a metà dello sviluppo, come Mortal Kombat 3, Alien Vs Predator 2, Tomb Raider, Heart of Darkness (uscito poi nel 1998 su PS One), solamente per citarne una minima parte.
Come se non bastasse, Atari ritarda il lancio della console negli altri territori, il Jaguar arriverà solo alla fine del 1994 (in piena era Playstation e Saturn) in Giappone ed Europa.
La potente console Atari termina il suo ciclo vitale alla fine del 95, dopo aver venduto circa 250.000 pezzi in due anni.