Sono in molti a credere che la PSP sia la prima console portatile prodotta da Sony. Questa affermazione tecnicamente è errata, poichè la casa giapponese si era cimentata con la creazione di un hardware portatile ben prima della nascita di PSP.
Per parlare della Pocketstation dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di ben 11 anni e tornare agli inizi del 1999.
Proprio nel 99 Sony lancia sul mercato la piccola Pocketstation, una sorta di “memory card evoluta” per PS One, che riprende il concetto alla base della VMU del Sega Dreamcast. Design a “uovo” (stile Tamagotchi), display LCD a toni di grigio, un tasto azione ed un d-pad, questa, in poche parole, la Pockestation.
La memory card si interfaccia direttamente con la console e permette, oltre che di memorizzare dati, anche di scaricare giochi. Si tratta di titoli molto semplici, non aspettatevi chissà quali capolavori.
Tra i giochi compatibili con Pocketstation troviamo Ridge Racer 4, Street Fighter Alpha 3, Final Fantasy 8, Ape Escape, Jade Cocoon, Legend of Mana, Grandia, Dokodemo Issho. Ad esempio SFA 3 permetteva di esportare il proprio personaggio su Pocketstation, per continuare ad allenarlo anche fuori casa, FF 8 invece possedeva un minigioco basato sui Chocobo.
Le funzioni della Pocketstation erano in realtà molto limitate e l’accessorio non ha goduto di un massiccio supporto. Lo scarso successo riscosso in Giappone ha convinto Sony a non distruibire la Pocketstation in America ed Europa (molti giochi usciti in occidente erano perfettamente compatibili con questo accessorio), anche se esistevano dei piani di lancio concreti, la memory card “avanzata” sarebbe dovuta arrivare alla fine del 99 negli USA per poi sbarcare dalle nostre parti nella primavera del 2000.
La Pocketstation cessa il suo ciclo vitale nel 2002 (in piena era PlayStation 2), dopo cinque milioni di unità distribuite in Giappone. Un vero peccato che la micro console non sia mai arrivata dalle nostre parti.