Nel variegato panorama che il mondo delle console e dei PC ci offre rispetto al genere dei puzzle game, ci sono alcune caratteristiche che non vengono mai disperse ma che sono costanti pur distinguendosi da gioco a gioco. Uno degli elementi fissi è quasi sempre la presenza del colore, una distribuzione mista di tonalità varie per differenziare i vari elementi che compongono il materiale su cui il giocatore deve operare per soddisfare la sua missione.
Molti giochi fanno largo uso di palline o di gemmine colorate, mattoncini dalle svariate tinte che precipitano dall’alto e che vanno impilati in modo strategico affinché non raggiungano al cima dell’area di gioco e facendo in modo che tre di questi si incontrino per essere eliminati e far spazio a nuovi occupanti. Non vi diciamo nulla di nuovo, si tratta dei cliché utilizzati dai vari puzzle game che però riescono comunque ad avere sempre un grande successo e a provocare insane dipendenze.
Uno tra i puzzle game più imitati è sicuramente Zuma, quello del serpentone fatto da palline colorate da eliminare con delle sfere sparate da un cannone centrale, affinché non sia raggiunto il buco nel quale il biscione di cui sopra vorrebbe sparire. Molti sono i giochi che hanno tentato di raggiungere il livello del capostipite della serie, ma tra i vari cloni, uno che si differenzia per un particolare ce lo offre Facebook, il famoso social network che impazza nella rete.
Il suo titolo è Math Lines e presenta tutti gli elementi tipici di Zuma ma aggiunge un particolare inedito. Le palline infatti non devono essere combinate per colore, ma bisogna accoppia almeno 2 sfere affinché i numeri in esse contenuti raggiungano la somma di 10. Un pizzico di strategia in più e di varietà al gioco base che però sacrifica un po’ l’immediatezza e lo spirito goliardico del gioco rendendo le partite un po’ più faticose rispetto alla semplice attenzione ai colori. Resta però una degna alternativa al classico Zuma.
Mario 8 Luglio 2011 il 16:38
A prima vista sembrava molto più difficile, non riuscivo a capire dove lanciare le palline numerate, ma col passare del tempo ho capito che bisognava mirare a delle palline che avevano il numero che sommato al proprio dava 10! Insomma, più difficile da afferrare concettualmente che da giocare (almeno ai primi livelli).