Se amate moltissimo i videogiochi probabilmente conoscerete bene la gioia che si prova nel terminare un titolo rubando tutta la sua essenza e tutti i tesori nascosti che preserva come la raccolta di tutti gli artefatti in un adventure game, oppure nella sconfitta di ogni rivale in un picchiaduro o ancora la distruzione di tutti boss segreti in un gioco di ruolo dopo essere entrati in possesso di tutte le armature e le armi disponibili nel gioco.
Ma conoscerete anche bene la tristezza che si prova quando si intuisce che ormai quel titolo non ha più nulla da offrirci e bisogna soltanto attendere che venga pubblicato un seguito per sentire le stesse emozioni del primo indimenticabile capitolo. Probabilmente sono queste anche le sensazioni che avrete provato portando a termine due bei giochi che sono recentemente usciti, uno per Playstation 3 e l’altro per PSP.
Folklore è un gioco d’avventura dalle atmosfere particolarmente inquietanti che ci mette nei panni di una coppia di persone, una ragazza alla ricerca della madre presunta defunta e un reporter in viaggio in un villaggio irlandese dove scopriranno una sorta di passaggio per l’Oltremondo. Brave Story è invece un simpaticissimo gioco di ruolo per PSP dai combattimenti che si svolgono a turni e dotato di una superlativa grafica da cartoon.
Entrambi i giochi, seppure dalla natura completamente diversa, hanno una cosa in comune, ovvero la madre che è rappresentata dalla Game Republic, una fiorente compagnia di sviluppo giapponese capitanata da Yoshiki Okamoto. In una recente intervista il fondatore della compagnia ha affermato di non essere al lavoro sul seguito dei due suddetti giochi rattristando così tutti quelli che ne attendevano con ansia i nuovi capitoli. Incrociamo comunque le dita per il futuro.
