Annunciato all’E3 2011, Fable The Journey è uno spin-off della serie Lionhead, il gioco può contare su una particolarità non da poco, ovvero la piena compatibilità con Kinect, periferica richiesta obbligatoriamente per giocare. Vediamo insieme se l’esperimento Fable The Journey può considerarsi riuscito oppure no.
Grafica e sonoro
Il gioco è realizzato con l’Unreal Engine 3, motore che, come abbiamo detto più volte, è ormai ampiamente collaudato grazie ai suoi tanti anni di servizio. Fable The Journey si presenta con una grafica sicuramente curata, in particolare le ambientazioni all’aperto risultano ricche di dettagli, lo stesso però non si può dire degli interni, grezzi e poco rifiniti.
Anche lo stile artistico scelto per questo spin-off non risulta molto originale, per quanto piacevole. Di discreta fattura invece il sonoro, le musiche in particolari sono evocative ed ispirate, adattissime al tipo di gioco.
Giocabilità e longevità
Fable The Journey è un mix tra gioco d’azione, sparatutto ed RPG, una commistione di generi che in questo caso funziona solamente a metà. The Journey è un gioco con una trama non particolarmente elaborata ed un gameplay piuttosto semplice e privo di sfumature, penalizzato oltretutto da un sistema di controllo non sempre ottimizzato a dovere.
Come saprete, il gioco richiede obbligatoriamente il Kinect, la periferica di Microsoft però non sembra particolarmente adatta per questo genere di giochi anche se questo nuovo Fable rappresenta una piacevole eccezione.
Il gioco, su binari, “funziona” bene solamente in determinate situazioni, ad esempio nelle fasi di guida a bordo della carrozza, mentre le sessioni più action risultano alcune volte confusionarie ed incerte, principalmente a causa dei limiti del sistema di controllo. Non si tratta di un problema relativo al gioco in se, quanto alla periferica, ancora acerba per ospitare giochi di questo tipo.
Nessuna modalità multiplayer è presente in The Journey e la campagna single player non dura molto, poco meno di una decina di ore. La longevità è di conseguenza molto limitata, anche la rigiocabilità è altissima
Sistema di controllo
Un capitolo approfondito merita il sistema di controllo, come abbiamo detto e ripetuto più volte Kinect è obbligatorio per giocare a Fable The Journey.
Questo aspetto, a conti fatti, penalizza notevolmente il gioco, il motion controller Microsoft è impreciso in molte situazioni, ad esempio negli scontri diretti vi ritroverete spesso a mimare gesti come pugni e calci che Gabriel (il protagonista dell’avventura) non sembra recepire nel modo corretto.
Diverso invece il discorso per quanto riguarda la sessioni di guida, ad esempio la prima parte del gioco richiede di guidare una carrozza, per quanto inizialmente macchinoso, in questo caso il sistema di controllo funziona bene e senza particolari problemi.
Sessioni di ore ed ore con Fable The Journey sono impossibili, da questo punto di vista forse il gioco è più adatto ad un pubblico casual che non ai giocatori hardcore duri e puri.
Giudizio finale
Fable The Journey non è un brutto gioco, sebbene non sia particolarmente ispirato. Avventurarsi nel mondo di Fable è sempre una bellissima esperienza, peccato solamente per un sistema di controllo non sempre all’altezza delle aspettative e per una longevità globale veramente ridotta.
Fable The Journey non è il gioco adatto per mostrare le potenzialità di Kinect, tuttavia potrebbe spingere gli appassionati della serie a rispolverare il sensore dopo mesi di stanca.
Voto 7,5/10