The Ripper, Jack lo Squartatore arriva su console


Immaginate la fumosa Londra di fine Ottocento, uno squarcio nel passato per un posto affascinante e misterioso, un’incantevole viaggio nel mondo dell’antico dove un personaggio inquietante e pericoloso agiva indisturbato nei vicoli del quartiere Whitechapel. Insomma, un periodo storico ricco di avvenimenti ma turbato dalla presenza di un omicida patentato, un uomo assetato di sangue che si diede ampiamente da fare in quegli anni.

Si tratta dello spaventoso personaggio chiamato Jack lo Squartatore, nome che venne fuori da una lettera giunta alla Central News Agency rivendicando gli omicidi svolti, un killer professionista che si divertiva a sgozzare e torturare le sue vittime, sempre scelte nel campo della prostituzione, rendendo davvero difficile non aver paura mentre si era costretti ad uscire in strada nelle ore tarde della notte, spaventandosi ad ogni fruscio o sussurro.

Hitman – l’Assassino, stasera in tv il film ispirato al gioco


Capita spesso ormai che il mondo del videogioco abbracci quello del cinema quando si presenta un prodotto dal grande successo commerciale su console che possiede una trama che facilmente potrebbe essere trasposta per il grande schermo, diventando così una realtà che non si limita ad intrattenere soltanto chi ha la passione di controller e macchine da gioco, ma un pubblico più trasversale, per esempio appassionato anche di cinema.

Uno tra i protagonisti del mondo dei videogiochi che ha preso il volo qualche annetto fa ed è planato anche al cinema risponde al nome strano di Agente 47, un personaggio decisamente fuori dal comune che non nasce come un individuo come tutti gli altri, ma come una sorta di macchina da guerra, un sicario senza scrupoli e senza paure che viene addirittura geneticamente modificato per garantire successi nelle varie missioni da svolgere. Vi dice qualcosa?

Naughty Bear, il peluche assassino arriva su console


Da piccoli tutti noi abbiamo desiderato un bel cucciolo da amare e coccolare, accudire nel limite delle nostre possibilità di bambini, un amico peloso per farci sentire meno soli, un dolce gattino da accarezzare con cura o un tenero cagnolino con cui giocare a palla o a cui lanciare un freesbee attendendo che ce lo riportasse indietro, ma purtroppo per vari motivi, molti di noi hanno rinunciato a questo sogno rimediando con qualcosa di meno animato.

Infatti praticamente ognuno di noi ha avuto un dolcissimo peluche da stringere forte e da tenere abbracciato quando andavamo a letto, per avere una simpatica compagnia e toccare qualcosa di caldo e morbido ogni volta che volevamo. Teneri coniglietti dal buffo musetto, cagnetti dall’aria imbronciata, topolini con dei sorrisi splendenti o colorati pennuti che non avevano il becco così duro. Il principe di tutti era però lui, l’orsacchiotto di peluche.

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