De Blob 2, un gelatinoso sequel all’orizzonte


Molti sono stati, e sono tuttora ovviamente, i protagonisti dei nostri giochi preferiti. Da archeologhe supersexy pronte ad intrufolarsi in insidiose catacombe pur di riuscire a portare a termine i propri obiettivi fino ai più classici agenti segreti in missione speciale che non demordono di fronte alle evidenti difficoltà di introdursi furtivamente in una base nemica, fino a personaggi di fantasia colorati e simpatici tanto da sembrare usciti da un cartone animato.

Eppure a volte è inutile immaginare chissà quale background dietro la formazione personale di un personaggio e nemmeno scervellarsi tanto per inventare uno stile ed una fattezza precisa tanto da rendere un nuovo eroe carismatico ed interessante. Lo sa bene il protagonista di De Blob, un gioco uscito un po’ di tempo fa sulla Wii che di certo non ha un grande fascino dal punto di vista estetico essendo un essere gelatinoso ed informe, eppure ha ottenuto un gran successo.

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The Saboteur: Parigi non sarà più la stessa

 Questo è un gioco che sicuramente, almeno per quanto riguarda la storyline, ha qualcosa di diverso dagli altri. Come potete capire dall’immagine si tratta di un gioco ambientato al tempo della seconda guerra mondiale. Lo scenario è la bella Parigi e il nostro protagonista è Sean, un pilota di macchine da corsa irlandese. Sean ha tutto dalla vita, ma, come ci possiamo facilmente aspettare, gli viene portato tutto via dalla guerra che incombe sulla nazione che lo ospita.

Per ovvi motivi di spoiler non rivelo ciò che porta Sean a combattere contro i nazisti, ma vi posso assolutamente dire che questo non è un gioco nel quale troviamo il solito irlandese incavolato che pone fine alla guerra perchè è un male che va debellato. No, qui si combatte solo per noi stessi. I nazisti sono solo persone che ci hanno portato via quello che avevamo e quindi meritano una punizione.

The Dark Spire, un ritorno alle origini su Nintendo DS


Grazie alle particolari potenzialità teniche delle console dell’ultima generazione non siamo quasi più impressionati dalla grafica altamente realistica e dai movimenti puntigliosamente ben animati dai team di sviluppo visto che andando ad acquistare una nuova copia del nostro titolo preferito sappiamo benissimo di portarci a casa un piccolo gioiellino nato da un grosso passo avanti dell’era tecnologica e dotato di molti prodigi dal punto di vista visivo.

Questo accade oggi, ma c’è stato un lungo cammino fatto dal mondo videoludico per giungere dinnanzi a questa magnificenza tecnica di cui i giochi odierni possono fregiarsi. Se solo ci voltiamo e ricordiamo i primi passi fatti dalle console ad 8 e 16 bit ricorderemo quanto poteva essere favoloso un personaggio composto da pochi pixel, ma se guardiamo ancora più indietro ricorderemo la grafica spartana dei primi esperimenti del mondo videoludico.

Madworld, la svolta sanguinolenta della Wii


Il mondo dei videogiochi, nonostante sia nato con le più semplici intenzioni di essere un mezzo alternativo di intrattenimento, per esempio, alla tv, è diventato uno dei più amati e più diffusi e forse anche per questo si è fatto un bel po’ di nemici, in special modo dai ben pensanti che vorrebbero i videogiochi come erano una volta, quindi senza trame adulte che implicano spesso violenza e sangue a fiumi in titoli in cui è necessario farne uso.

Nonostante le critiche e le associazioni che spesso dicono tutto quello che possono contro questo fenomeno che interessa soltanto una percentuale dei giochi disponibili per console, un nuovo esponente di questo genere che si prospetta particolarmente adatto a chi ha una stomaco forte e che riesce a sopportare una copiosa vista di sangue, sta per arrivare come esclusiva assoluta per Wii, console finora dedicata a titoli orientati invece verso un target piuttosto diverso.

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