Brutal Legend: altri due livelli e il grande Lemmy

 Dopo il precedente articolo, e il trailer rilasciato all’E3, torniamo a parlare dell’ormai famoso Brutal Legend. Finalmente abbiamo avuto l’occasione di giocare altri due livelli di questo fantastico titolo inneggiante al Metal. Vi ricordo che impersoneremo Eddie Riggs, un metallaro sgangherato che in realtà si rivela talentuoso e pronto per sconfiggere le forze del male. Con queste premesse andiamo a recensire altri due livelli del gioco.

Nella prima missione, Ophelia, la “ragazza” di Eddie, viene ferita gravemente. Ci viene detto che essa morirà a meno che Eddie non raggiunga il Kill Master. Trovarlo è abbastanza semplice ed intuitivo (vi è un raggio di luce che punta in cima ad una montagna), ma raggiungerlo no. Il Generale Lionwhyte ha riempito i sentieri della montagna di scagnozzi pronti a fermarci. Per fortuna abbiamo valorosi amici al nostro fianco.

Brutal Legend: uno sguardo più da vicino

 Per chi è un “metallaro”, o per chi ha visto Tenacious D, questo gioco è il massimo a cui si può aspirare. Stiamo parlando di Brutal Legend e di questa fantastica idea mai vista prima. Per chi ancora non lo sapesse il gioco si basa su di un vero metallaro che è in grado di sconfiggere orde di demoni grazie alla sua ascia e alla sua fidata chitarra. Niente di più entusiasmante e allo stesso tempo originale, almeno per quanto riguarda il mondo console.

Abbiamo parlato molto, in questi ultimi mesi, di questo titolo che uscirà in Ottobre, ma l’E3 porta molte novità tra le quali alcune chicche che interessano proprio Brutal Legend. Prima di tutto vi ricordo che impersoneremo Eddie Riggs: un metallaro un pò sfigato che, come Jack Black (che darà la voce al protagonista), ha nostalgia del puro metal oramai perduto nel tempo. Il nostro Eddie però è in grado, una volta che una goccia di sangue tocca la sua fibbia, di teleportarsi nel mondo dei demoni. E questi demoni odiano il metallo.

Brutal Legend, fissata finalmente la data di uscita


Scommettiamo che molti di voi saranno ancora alle prese con la periferica più divertente ed adatta al relativo gioco associato che ogni console abbia mai ospitato. Quel vero e proprio tormentone a cui seguiti ufficiali e veri e propri spin off tematici hanno dato degna prosecuzione garantendo un livello di adrenalina e di allegra valvola di sfogo a tutti quelli che sono diventati fan accaniti dei rhythm game del nuovo millennio.

Stiamo chiaramente parlando ancora una volta di Guitar Hero, il portentoso gioco musicale che ha sconvolto il mondo delle console e ha dato l’input per la nascita di una serie infinita di giochi più o meno meritevoli che ricalcassero le stesse scintille generate dal capostipite della specie. Se il rock quindi è tornato prepotentemente di moda nel regno delle macchine da gioco, non dobbiamo stupirci dell’arrivo di giochi ad esso ispirati.

Brutal Legend anche su Wii?

Brutal Legend, uno dei più intriganti (e violenti) giochi d’azione visti finora su Xbox 360 e PS3 potrebbe presto approdare su Nintendo Wii, facendo la felicità di tutti quei videogiocatori

Brutal Legend, rockettari sanguinari su Xbox 360 e Playstation 3


Quando un team di sviluppo si mette al lavoro è quasi naturale aspettarsi tanta fatica e tanta passione che animano il duro operare sulle varie caratteristiche del gioco per renderlo unico ed inconfondibile, per permettergli di offrire qualcosa in più rispetto alla spietata concorrenza e di avere delle qualità ottime sia dal punto di vista della grafica e delle animazioni che della trama e del sistema di controllo, punti fondamentali per la riuscita di un titolo.

Capita però che un gioco praticamente alle ultime fasi di sviluppo rientri nella line-up di una compagnia che intende pubblicarlo, ma che quest’ultima per alcuni motivi faccia tristemente marcia indietro. E’ successo proprio con la Activision Blizzard che ha rifiutato prima del lancio un gioco intitolato Brutal Legend, un titolo che sicuramente farà parlare di sé perché racchiude tutto quello che di solito un genitore non vorrebbe in un gioco per il proprio figlio.

preload imagepreload image