Shenmue City, il gioco sbarca sui cellulari

 Quando riuscì finalmente a spuntare per la prima volta su console, quasi tutti non ebbero problemi a gridare al miracolo, rendendo davvero entusiasmante la possibilità di provare, dopo tanta attesa e tante chiacchiere ed anteprime dedicate a questo progetto, una versione finita ed ufficiale del gioco che, non solo regalò alla sfortunata Dreamcast una ventata di ricchezza e fiducia, ma anche un nuovo modo di intendere il gioco per console fino ad allora.

Si tratta di Shenmue, quella che può essere considerata un’avventura visto che la libertà di gioco disponibile era davvero infinita, può essere considerato un titolo d’azione visto che i combattimenti proprio non mancavano, ma in fondo anche un gioco di ruolo perché l’utente man mano procedeva ad una vera e propria crescita del personaggio, imparando anche nuove abilità utili. La febbre di Shenmue dopo un periodo un po’ buio però non si ferma.

Un miliardo di persone gioca con i videogiochi, è il boss della EA a confermarlo


Un tempo avvicinarsi al mondo dei videogiochi era considerata una possibilità offerta soltanto ad un numero limitatissimo di persone che potevano permettersi un mezzo di intrattenimento tutto sommato di lusso, oppure dedicato per la maggior parte ad un target molto ristretto relativamente all’età, visto che il videogame era etichettato come un’alternativa bambinesca al gioco da tavolo creato su misura per il divertimento dei più piccoli.

Ma pian piano l’evoluzione del settore ha portato delle grandissime novità dando l’opportunità ad un bacino d’utenza decisamente più ampio di interessarsi al mondo dei videogiochi entrando a far parte di una comunità sempre più numerosa, dedicando ampio spazio quindi non soltanto al settore più infantile ed adolescenziale, ma dedicando alcuni titoli anche alle persone un po’ più mature che iniziavano così ad avvicinarsi ad un nuovo universo sconosciuto.

Boing! Docomodake, il fungo mascotte dei cellulari giapponesi arriva su Nintendo DS


Una casa di produzione o una console vera e propria per rimanere impressa nel cuore del pubblico scopre spesso di possedere una vera e propria mascotte, un personaggio spesso buffo e simpatico che contraddistingue una specifica marca o un gioco in particolare che ha calamitato l’interesse dei giocatori tanto da diventare il titolo di punti di una determinata macchina da gioco. Ricorderete che da sempre ci sono esempi illustri per ogni console uscita sul mercato.

Basti pensare alla guerra che c’era all’epoca dei 16 bit quando l’idraulico Mario mascotte da anni della Nintendo iniziò ad avere dei disturbi da un certo porcospino blu della Sega quando il platform di Sonic uscì sul mercato. Le mascotte però riguardano anche i cellulari e le compagnie che li producono visto che il boom della telefonia ha reso indispensabile elementi simili per emergere dal mucchio, ed è il caso di Docomodake.

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