GeoHot si accorda con Sony

La battaglia legale fra Sony e GeoHot è finita. Le due parti hanno fatto sapere di aver raggiunto un accordo per cui SCEA ha ritirato la denuncia contro George Hotz e l’hacker ha acconsentito ad un’ingiunzione permanente che gli vieterà di condividere altri dettagli sulla modifica e il firmware della PS3.

Ridley Russel, legale di SCEA ha commentato il raggiungimento dell’intesa dicendo che “Sony è lieta di gettarsi alle spalle questa disputa legale. Le motivazioni che ci avevano spinti a cominciare questa battaglia erano la tutela delle nostre proprietà intellettuali e dei nostri clienti. Pensiamo che questo accordo e l’ingiunzione permanente permettano di raggiungere entrambi questi obiettivi“.

Sony contro GeoHot e Fail0verFlow, parte la battaglia legale

 Sony ha depositato presso la corte distrettuale del North Carolina un’ingiunzione contro l’hacker GeoHot e tutti i membri del team Fail0verFlow, colpevoli di aver diffuso le informazioni necessarie per effettuare la modifica alla PlayStation 3.

GeoHot ha rilasciato pochi giorni fa il suo custom firmware che permette di eseguire codice non certificato, quindi homebrew, ma anche giochi pirata. Il team Fail0verFlow invece è ritenuto colpevole di aver pubblicato online la private key di PlayStation 3, indispensabile per dare il via alla modifica della console.

Bungie ha registrato il nome del suo nuovo gioco?

Bungie ha registrato diversi nomi, e secondo gli esperti, tra questi si nasconde il titolo del prossimo gioco dell’azienda. I marchi registrati dai creatori di Halo sono i seguenti: Seven Seraphs, Osiris, New Monarchy, Dead Orbit, proprio questo è indicato come il nome del nuovo progetto Bungie.

Dead Orbit dovrebbe essere un MMO ad ambientazione futuristica, con robot, mostri spaziali, pianeti sconosciuti ed armi galattiche. Elementi che in casa Bungie conoscono molto, molto bene, avendo lavorato per dieci anni sul franchise Halo.

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