Dead or Alive Dimensions, un video del picchiaduro per Nintendo 3DS


Il pubblico femminile in genere non hai mai visto tanto di buon occhio il mondo dei videogiochi, un settore effettivamente nato e cresciuto per intrattenere innanzitutto un target di riferimento maschile, esibendo nelle collezioni di giochi delle maggiori console sul mercato in tempi remoti, soltanto alcuni titoli che non erano esattamente indicati ad un pubblico di ragazze ma avevano invece un forte appeal su quello dei maschietti.

Le cose sono però cambiate con il tempo, lasciando sempre più spazio alle donne, sia quelle che appaiono ormai all’ordine del giorno come protagoniste all’interno di giochi anche di grande successo, diventando icone incontrastate dell’universo videoludico, sia delle videogiocatrici che trovano diverse situazioni interessanti tra i titoli disponibili sulle varie console, selezionando le più adatte tra i vari generi. Per i picchiaduro c’è forse una serie in particolare che può entusiasmare.

Donne e videogiochi, ecco cosa desiderano


Un tempo il mondo dei videogiochi rappresentava uno spazio in cui quasi esclusivamente un target maschile poteva infilarsi, andando a soddisfare alcuni bisogni particolarmente insistenti, come tanta voglia di divertimento e provare un senso di sfida particolare grazie ad una missione da compiere o un’area ricca di nemici da eliminare nel modo virtualmente più doloroso possibile. Ma qualcosa negli ultimi anni è decisamente cambiato.

Modificando infatti un po’ anche le tipologie di videogames disponibili nelle collezioni di giochi per le nostre console, il target di riferimento non è stato più compreso soltanto in una fascia di utenza maschile, ma anche molte femminucce si sono avvicinate all’universo popolato da controller e macchine da gioco, tanto che oggi, nel Regno Unito, addirittura un terzo della popolazione femminile ha avuto a che fare con i videogiochi.

Percentuale di videogiocatrici in aumento, le console si tingono di rosa


Molte volte abbiamo affrontato il tema, così possiamo dare un ruolo al mondo dei videogiochi diverso dal semplice intrattenimento, introducendo degli elementi che ci fanno capire in che direzione si sta spostando il mercato e come si sta modificando la realtà sociale che ci circonda, il tutto relativo all’utilizzo e alla diffusione dei nuovi mezzi di divertimento che man mano stanno invadendo altri settore e non riguardano più il target di una volta.

Mentre fino a qualche anno fa alla parola videogioco veniva associato un comune utilizzatore il cui target di riferimento era rappresentato per lo più da un ragazzino brufoloso e molto giovane, con una particolare propensione al gioco in singolo e con alcuni problemi di relazione con gli altri coetanei, mentre oggi con l’esplosione di generi e di forme e la varietà presente sul mercato, si finisce per accontentare anche degli insospettabili clienti.

PSP lilla con Hanna Montana, un modo per far giocare le donne


Il vasto universo videoludico ha da sempre interessato una vastissima fetta di pubblico, in particolar modo i giovanissimi fin dagli esordi dell’era videoludica, per poi interessare, man mano che l’evoluzione dei vari titoli e le tematiche dei vari prodotti si facevano via via più adulte ed interessanti anche per un target diverso, anche un pubblico più maturo, diventando così uno dei passatempi preferiti dalla popolazione di massa.

L’identikit del videogiocatore tipo è essenzialmente di sesso maschile visto che nonostante numerose eccezioni in giro per il mondo, il divertimento proveniente da una console con la sua collezione di giochi risulta interessante maggiormente per un pubblico maschile, e ciò è dovuto alla scarsità di giochi dalle tematiche particolarmente interessanti anche per un audience femminile che non ama spesso sparatutto adrenalinici o picchiaduro furiosi.

Ragazze e videogiochi, odio e amore verso le console


Da quando hanno fatto la loro comparsa nel mondo sociale, i videogiochi hanno sempre garantito una forma di intrattenimento e di divertimento che ha pian piano preso sempre più piede garantendo allegria e passione da parte di un sempre più vasto gruppo di fan. Da quando le console offrivano dei semplici giochini che presentavano personaggi dalle fattezze scarne e dai movimenti meccanici è stata fatta moltissima strada.

In tutto questo tempo però una delle costanti nel panorama videoludico è sempre stata quella della supremazia del pubblico maschile rispetto a quello femminile. Infatti di solito il numero di appassionati di videogiochi di sesso maschile è sempre più alto rispetto a quello femminile, infatti un ragazzo può appassionarsi in modo costante ad una determinata console o ad un genere di gioco ma una ragazza invece finisce per stufarsi presto.

Gli uomini e le donne coi videogiochi non sono uguali!

Qualcuno cantava “Gli uomini e le donne sono uguali”, certo, piacerebbe a molti l’uguaglianza tra maschi e femmine in ogni settore della nostra vita sociale, ma quando ci sono di mezzo le leggi di madre natura, ben poco c’è da fare per modificare gli istinti primordiali e la mentalità che rappresenta da millenni quello che è l’uomo e quello che invece incarna la donna.

Incredibile a dirsi ma ciò avviene anche nel mondo dei videogiochi visto che la differenza sostanziale tra uomo e donna si avverte anche nell’interesse che un videogioco trasmette a maschi e femmine. Quello di cui stiamo parlando è frutto di una ricerca della Stanford University e riguarda la diversità di attenzione e di interesse tra un uomo e una donna relativamente all’atto di giocare con i videogiochi.

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