Mortal Kombat, Scorpion contro Sub Zero in video


Lo conosciamo tutti come uno degli esponenti più violenti del mondo dei picchiaduro. Lontano dalla genuinità degli attacchi contenuti in uno Street Fighter con tutta la variegata gamma di personaggi che da circa vent’anni ci fanno compagnia, e distante anche da un Tekken con la sua grafica tridimensionale, icona dello stile moderno di un genere che pian piano si è andato ad imporre come tra i preferiti degli appassionati di videogiochi.

Lui è Mortal Kombat, un simbolo della critica al mondo videoludico a causa della sua natura spaventosamente sanguinosa e brutale fin dal suo primo timido ingresso diversi anni fa sulle console a 16 bit, permettendo, grazie al successo ottenuto per lo stesso motivo, un’evoluzione della saga in quello che ora conosciamo, con un bagaglio di personaggi che sono rimasti nell’immaginario collettivo dei fanatici di tutto il mondo.

Mortal Kombat, un video promozionale con le ombre dei protagonisti


Il mondo dei picchiaduro è ormai letteralmente invaso da orde di combattenti di ogni tipologia, di ogni età andando dalla ragazzina tutto pepe pronta a ferire letalmente con tecniche particolarmente ricercate fino al vecchietto arzillo con anni di comprovato allenamento, nonché di duellanti appartenenti ad ogni tipo di arte marziale, dalla capoeira brasiliana più danzereccia e coreografica fino alle più eleganti e precise specialità orientali.

I nomi appartenenti al filone dei picchiaduro risplendono ormai di luce propria da anni, da Street Fighter che è tornato in grande stile festeggiando i suoi vent’anni di carriera con un nuovo episodio ricchissimo di tutta la magia del più famoso capitolo della saga, senza parlare di Tekken, il meraviglioso esempio di come la terza dimensione possa essere felicemente adottata anche a questo genere. Ma ombre del passato sono pronte a tornare.

Mortal Kombat, il nuovo capitolo solo per maggiorenni


Si tratta senza ombra di dubbio di uno di quei titoli che maggiormente fanno storcere il naso ai puritani e ai ben pensanti, a chi è pregiudizievolmente contro il mondo dei videogiochi e chi pensa che ogni titolo disponibile per una console possa essere potenzialmente dannoso per delle menti troppo impressionabili e delicate. E se vogliamo dirla tutta, questo gioco ha diversi elementi che meritano totalmente questo brusco trattamento.

Indovinato, ancora una volta parliamo di Mortal Kombat, una delle saghe di picchiaduro ormai passate alla storia per essere tra le più criticate e molestate da chiunque, evitata come la peste da chi soffre alla vista del sangue e adorata invece da chi in un gioco del genere vuole una certa dose di componente splatter che renda soddisfacente infliggere ogni tipo di attacco al proprio avversario, dal semplice pugno in faccia fino alla più furiosa fatality.

Mortal Kombat, un nuovo film all’orizzonte?


Il suo ingresso nel mondo dei picchiaduro è stato un po’ come un fulmine a ciel sereno. Un esponente del genere che ha in qualche modo cambiato il modo di vedere un gioco di questo tipo allontanandosi dallo stile che strizza un po’ l’occhio all’animazione giapponese come aveva fatto fino a poco tempo prima la celebre e fortunata saga di Street Fighter, dando un aspetto decisamente adulto e violento all’etichetta tipica del genere.

Il gioco in questione è Mortal Kombat, il primo esponente di una fortunata serie di giochi nata ai tempi delle console a 16 bit ed arrivata fino ai giorni nostri con i vari seguiti che si sono via via avvicendati sulle nuova macchine da gioco anno dopo anno. Niente di particolarmente differente dagli altri picchiaduro, ad una prima occhiata, eppure bastava colpire anche lievemente l’avversario per accorgersi della grande differenza che fece tanto scalpore.

Facebreaker, a metà strada tra boxe e wrestling

La Electronic Arts, meglio conosciuta come EA da molti anni è considerata una delle migliori case di sviluppo di videogiochi, soprattutto rivolgendosi ad una fascia di pubblico amante dei titoli sportivi grazie alla sua branca EA Sports che annovera titoli di tutto rispetto per appassionati di ogni disciplina. Non è fatta eccezione anche per la boxe vista la presenza di giochi come Knockout Kings e Fight Night.

Ma non contenti di aver messo su dei giochi sportivi mirati particolarmente al realismo della nobile arte, la EA lancia sul mercato un nuovo titolo a metà strada tra la boxe e il wrestling per soddisfare anche gli amanti dei giochi più arcade sbeffeggiando un po’ il classico senso dello sport. Il titolo in questione è Facebreaker ed arriverà su Playstation 3, Xbox 360 e Wii durante questo 2008.

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