L.A. Noire, ancora ritardi


E’ sicuramente uno dei fenomeni di punta delle ultime stagioni videoludiche, una saga che ha fatto decisamente parlare di sé grazie innanzitutto all’originalità che la contraddistingue, permettendo al giocatore un ampio raggio decisionale per le attività da svolgere e le missioni da completare, ma soprattutto per il clima politicamente scorretto che circonda ogni situazione che può venirsi a creare nella fantastica città virtuale dettagliatamente ricostruita.

La serie in questione, l’avrete capito tutti, è quella di GTA, un fenomeno di culto per un’ampia detta di pubblico ed un capro espiatorio per chiunque sia contro il mondo dei videogiochi, additando ogni capitolo come inadatto per i ragazzi e vergognoso da mettere in commercio. Tra prostitute investite senza tanti scrupoli e sparatorie in un tranquillo fast food solo per intascare l’incasso, GTA è un must, sarà per questo che i cloni non hanno tardato ad arrivare.

David Cage dice la sua sulla violenza nei videogiochi


Molte volte il mondo dei videogiochi finisce nel mirino delle associazione di genitori o dei semplici benpensanti che tendono a dare la loro opinione sull’argomento, spesso senza conoscere da vicino tutto quello che riguarda l’universo dell’intrattenimento videoludico. Uno dei motivi portanti di tali critiche rivolte al nostro passatempo preferito è sicuramente da ricondurre, molto spesso, al livello di violenza all’interno di alcuni particolari giochi.

Nessuno può dimenticare il grandissimo scalpore che fece il primo capitolo della famosa saga di Mortal Kombat quando un lottatore aveva la possibilità di finire in modo crudele e spietato il proprio avversario con una delle svariate fatality, diverse da protagonista a protagonista, staccando di netto la testa dal collo o attraversando con un pugno il torace, il tutto in un bagno di sangue virtuale da rivoltare lo stomaco. Ma questo è solo un timido esempio.

L.A. Noire, non sarà un nuovo GTA


Uno dei titoli che maggiormente ha fatto parlare di sé sia in positivo che in negativo è sicuramente GTA, un vero turbine a ciel sereno nel mondo dei videogiochi, la cui uscita di un nuovo capitolo tende sempre a montare un polverone bello fitto, sia per la grande attesa che c’è fino ad avere tra le mani una nuova avventura appartenente alla serie sia alla marea di critiche per lo spirito troppo violento e gratuito che persiste nei vari episodi della saga.

Insomma un principe del videogioco nel bene e nel male grazie alla sapiente dose di elementi che raggruppa la Rockstar, responsabile del progetto, in ogni nuova occasione per l’uscita di un nuovo capitolo. Si è tanto parlato anche di un nuovo titolo, sempre lanciato dalla stessa Rockstar famosa per la saga di GTA, che è stata inizialmente presentata come una serie di anomala costola della nota serie violenta, ma che a quanto pare esattamente così non sarà.

L.A. Noire, nuovi dettagli sul gioco


Molti di voi probabilmente sono appassionatamente innamorati di una delle saghe che maggiormente hanno messo il mondo dei videogiochi nell’occhio del ciclone, una di quelle che fanno aprir bocca ai ben pensanti e a chi è già malamente predisposto nei confronti dell’intrattenimento videoludico non solo per la sedentarietà cui costringe gli utenti, ma per i temi trattati, spesso troppo violenti e crudi per un pubblico troppo giovane.

La saga in questione è quella di GTA, il prorompente gioco della Rockstar che nelle sue varie incarnazioni ha sempre ottenuto dei successi enormi, non solo per le tematiche spesso forti e dirette, ma per la grande libertà offerta dai vari giochi. Sviluppato dal team Bondi e pubblicato dalla stessa mamma dei fantastici giochi di GTA, arriverà, come vi abbiamo già accennato, un nuovo titolo che cambia ambientazione, ma potrebbe suscitare lo stesso clamore.

True Crime, quasi un GTA Hong Kong


Tempo fa, se diamo un’occhiata a quello che il passato videoludico ci ha regalato nei primi anni della sua longeva e soddisfacente carriera, ci accorgeremo come le ambientazioni erano quasi tutte di ispirazioni spiccatamente fantasiosa e legata al mondo dell’immaginazione, esplorando dei luoghi che niente avevano a che fare con le città che ci circondano ed in cui abitiamo, lasciando invece spazio ad un mondo completamente inventato.

C’erano ovviamente anche dei luoghi ricorrenti in varie tipologie di giochi. Come dimenticare infatti le innumerevoli passeggiate nelle foreste, ambientazioni tipiche per i più semplici primi livelli di gioco, passando poi per scenari in cui il fuoco era l’elemento cruciale, lasciando poi spazio ai ghiacciai più pericolosi ed impervi, senza far mancare magari degli stage preistorici tanto per gradire. Ma da un po’ di tempo a questa parte qualcosa è molto cambiato.

L.A. Noire, GTA battuto dai gangster?


Il mondo dei videogiochi è costellato da una serie di titoli che sono perfetti per essere un buon intrattenimento per tutto la famiglia, riuscendo a coinvolgere i più grandi con tanto divertimento e simpatia ed anche i più piccoli per una storia non eccessivamente complessa e nessuna scena particolarmente cruenta o spinta tanto da alimentare il mal contento degli abrogatori dei videogiochi che ogni tanto fanno sentire la propria voce.

Tra i giochi particolarmente inclini ad essere maltrattati dai sostenitori dell’idea che i videogiochi siano materia del diavolo ed altamente deleteri per i giovanissimi, compare sicuramente GTA, quella serie di giochi che è sempre stata ai primi posti nelle classifiche di vendita ad ogni uscita di un nuovo capitolo ed anche sulle vette degli indici di gradimento generali per associare un ottimo gameplay ad una storia che riscuote sempre un certo successo.

GTA Chinatown Wars arriva su iPhone

L’attesa è finita. Dopo Nintendo DS e PSP, GTA Chinatown Wars approda finalmente su iPhone e iPod Touch.

La trama del gioco – come i più attenti di voi ben sapranno – vede il giovane Huang Lee impegnato in quel di Liberty City per consegnare un’antica spada allo zio Kenny e scoprire cosa si cela dietro l’assassinio del padre. Il tutto, ovviamente, condito da una bella dose di piombo, sangue, droga e delinquenza di ogni genere.

Il gameplay, da quel che si legge in giro, si attesta su ottimi livelli. Stesso discorso vale per la grafica. Ragion per cui, cari amici, non vi rimane che fiondarvi sull’App Store e provvedere al download. E se proprio non volete scaricare sulla fiducia, dopo il salto vi aspetta un bel video con GTA Chinatown Wars per iPhone in azione.

Buona visione a tutti!

GTA The Movie? Non adesso

Dopo Tomb Raider, Mortal Kombat, Street Fighter ed Hitman, anche Grand Theft Auto farà il suo debutto sul grande schermo cinematografico? E’ proprio questa la domanda che l’autorevolissimo “Los Angeles

I 5 giochi più discussi della storia

Chi non si è mai interessato della censura nei videogiochi? Ci sono ancora discussioni in corso in molti paesi. Chi censura per proteggere i bambini e chi invece censura a causa degli ideali politici del paese. Insomma il mondo non si da pace e non riesce a trovare un accordo che soddisfi sia i produttori che i consumatori più accaniti. In questi ultimi anni ne abbiamo sentite di cotte e di crude ed è ora di stilare una classifica dei giochi più discussi e, purtroppo, più censurati della storia.

5° Posizione – Doom

 Uscito nel 1993 è stato molto discusso per i suoi contenuti splatter e satanici. Molte associazioni religiose hanno tentato di bandirlo dal mercato senza successo. Il putiferio è scoppiato una seconda volta nel 1999 quando i due ragazzi del massacro della Columbine High School dichiararono di essere grandi giocatori del titolo.

Red Dead Redemption: open-world western da Rockstar

 Dopo Red Dead Revolver (che in realtà non è propriamente attribuibile alla Rockstar Games dato il passaggio da Capcom all’odierna software house) ecco un altro titolo ambientato nel vecchio West. A differenza del suo predecessore, incentrato su un gameplay decisamente più stage-based e/o platform, Red Dead Redemption si propone come un gioco open-world. Rockstar Games ha dichiarato che il mondo in cui ci troveremo è uno dei più grandi mai creati e che la libertà d’azione sarà immensa.

In questo episodio di Red Dead non controlleremo Red Harlow, il protagonista del primo titolo, ma John Marston: un ex fuorilegge che ha messo su famiglia interrompendo cosi la sua vita piena di avventure, di problemi e di viaggi. Una volta iniziato il gioco il passato del nostro protagonista bussa alla porta e saremo costretti a lasciare la nostra vita tranquilla.

preload imagepreload image