Infinity Blade era un gioco per Kinect

Donald Mustard, CEO di Chair Entertainment, ha svelato che Infinity Blade era nato inizialmente come gioco per Kinect. Dopo il successo riscosso da Shadow Complex, la compagnia si era messa al lavoro su un gioco per il nuovo controller Microsoft.

Il risultato era un prototipo di Infinity Blade, un hack n slash con elementi tipici dei giochi di ruolo. Secondo Donald infatti un gioco un prodotto di questo tipo sarebbe stato molto divertente da giocare con Kinect, ma poi i piani sono cambiati ed Epic ha deciso di portare Infinity Blade su dispositivi iOS.

Infinity Blade, il video del miglior gioco di ruolo per iOS


Quante volte ci siamo avventurati all’interno di terre particolarmente ricche di pittoreschi paesaggi come foreste incantante brulicanti di alberi maestosi dall’aspetto centenario, o magari lungo dune sabbiose di deserti incontaminati, di certo pericolosi da attraversare sotto un sole cocente, ma altamente affascinanti come location per un gioco per console. Tutto questo è all’ordine del giorno per un gioco di ruolo da gustarsi nel salotto di casa.

Inserire il dvd del gioco nel nostro gioiellino casalingo e buttarsi sul divano pronti ad immergerci per l’ennesima volta in un’avventura ricca di pathos, ma magari aiutata da una componente più orientata verso l’azione rispetto al classico gioco di ruolo di scuola nipponica, rappresenta senza ombra di dubbio uno dei piccoli piaceri che i videogiocatori di tutto il mondo conoscono bene. Più di rado ne sono a conoscenza gli utilizzatori di supporti portatili.

Infinity Blade, il miglior gioco di ruolo su iPhone?


Si sa bene che uno dei motivi per cui un genere molto diffuso nella terra del sol levante come i giochi di ruolo non abbiano mai avuto una diffusione paritaria anche qui nel vecchio continente riguarda purtroppo l’attrattiva da parte dei giocatori occidentali da parte di titoli che abbiano una componente maggiormente orientata verso l’azione piuttosto che la riflessione, elemento in realtà sempre presente in dosi massiccia in questo filone.

Molte volte infatti ci siamo preclusi la possibilità di avere anche da noi, in una lingua altamente più comprensibile del giapponese stretto, un piccolo capolavoro recluso solo nei confini orientali, per il semplice motivo che commercialmente, probabilmente, non avrebbe dato alla produzione gli stessi successi di vendita ottenuti in madre patria. Ma le cose sono molto cambiate da quando anche il gioco di ruolo si è aperto all’azione più pura.

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