Sicuramente il selvaggio Scorpion rappresenta una punta di diamante di Mortal Kombat. Un personaggio affascinante e misterioso, dannatamente inquietante tanto da nascondere, dietro il suo abito giallo come la sabbia del deserto dove il temibile aracnide che gli dona il nome è solito bazzicare, non un viso bensì un teschio, tradendo così la sua natura non esattamente umana e per questo terribilmente pericolosa in battaglia.
D’altro canto c’è anche l’algido Sub Zero, antitesi praticamente del suddetto Scorpion, un protagonista che è capace con un solo semplicissimo gesto della mano, di ghiacciare all’istante il proprio avversario o di lanciargli contro una palla di cristalli ghiacciati che possono sortire lo stesso effetto. Però non bisogna soltanto elogiare sempre i soliti protagonisti del gioco, ma dare un’occhiata meglio anche alla componente femminile.