Ci sono dei personaggi nel mondo dei videogiochi che, pur appartenendo ad un dato titolo, finiscono per essere delle costanti di alcuni generi nello specifico, riuscendo particolarmente bene come protagonisti o perché totalmente associati ad un dato filone che si rifà magari a libri di successo o a saghe cinematografiche, come succede per esempio con il fantasy dove le razze principali sono più o meno sempre quelle.
Tra elfi, gnomi, troll e semplici umani che sembrano quasi una minoranza in ambientazioni di questo tipo, il fantasy offre sempre, più o meno, la stessa gamma di personaggi che vengono man mano minimamente modificati tanto per garantire un briciolo di differenza tra un prodotto e l’altro che sia un gioco di carte collezionabili, dei testimonial per gadget di vario tipo e chiaramente che sia anche un titolo per console visto che appartenenti a questo genere abbondano.