Miyamoto apre a uno Zelda in collaborazione con i Retro Studios

 Intervistato dal magazine Wired, il game designer giapponese Shigeru Miyamoto ha spiegato che Retro Studios, lo sviluppatore che ha lavorato sulla saga di Metroid Prime, ha collaborato alla realizzazione di Mario Kart 7 disegnando il layout dei vari circuiti, mentre gli studi Nintendo si concentravano sul gameplay nudo e crudo.

Una collaborazione che Miyamoto ha trovato molto efficiente per il team e per la qualità del lavoro sul gioco uscito lo scorso 2 dicembre in esclusiva su Nintendo 3DS. Potrebbe essere una mossa che sarà attuata per videogiochi futuri, come Zelda? Il giapponese non lo esclude.

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Tutti gli appassionati di una grande compagnia come la Nintendo hanno senza ombra di dubbio, molto spesso, acquistato una nuova console appartenente a questo prestigioso marchio, anche soltanto per il gusto di provare il nuovo capitolo di una delle due saghe tra le più prestigiose che una casa di sviluppo come la grande N ha avuto il coraggio e l’onore di lanciare sul mercato, ottenendo nel tempo un numero di consensi sempre maggiore.

Tra queste prestigiose serie di giochi figura assolutamente quella di Zelda, pronta a mostrarci in azione il prode Link alle prese con le sue note armi da combattimento come la fionda e la sua inseparabile spada, pronto ad attraversare le terre di Hyrule per svolgere la sua missione. L’altra serie è ovviamente quella principesca per quanto riguarda la produzione da parte della Nintendo, ed appartiene a quel noto idraulico italiano che tutti conoscono.

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Ci sono stati grandissimi festeggiamenti in una compagnia di sviluppo notissima al mondo degli appassionati di videogiochi, come la Capcom, per l’anniversario che ha celebrato i vent’anni di una delle saghe di picchiaduro più amate e rappresentative del panorama videoludico internazionale, tanto da rimanere sulla cresta dell’onda con un gioco in 2D anche oggi che la terza dimensione impazza a grandi linee nel mondo delle console.

Insomma gioia e tripudio per il compleanno di Street Fighter, ma la stessa cosa è accaduta alla Nintendo, altra prestigiosa software house che ha celebrato a dovere il suo personaggio di punta, quel buffo idraulico italiano che ormai da 25 anni ci accompagna nelle sue avventure, dapprima simpaticissimi platform dallo stampo piuttosto classico, dettando mode e generi come mai nessuno avesse fatto prima di allora. Tutto merito di Miyamoto.

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E’ innegabile che lui possa essere considerato come un vero e proprio simbolo, non soltanto della grande compagnia di sviluppo di console per videogiochi e di gustosi titoli che da anni divertono il folto pubblico di appassionati di videogames, ma più ampiamente anche dell’intera industria videoludica visto il grande successo che i suoi titoli hanno riscosso nel tempo e tutta la versatilità di cui, un protagonista come lui, è dotato.

Si tratta ovviamente di Mario, la simpatica mascotte della Nintendo, una vera icona del mercato videoludico: un semplice ometto baffuto tipicamente italiano che è riuscito saltellando qua e la a vendere milioni e milioni di copie anche cambiando decisamente genere nel corso degli anni, spostandosi dai classici platform alle avventure più intriganti e complesse, passando per picchiaduro in stile puramente arcade e ironiche corse sui go-kart con la sua combriccola di amici e nemici.

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