Rayman, il primo capitolo scaricabile su DSiWare


Le sue fattezze hanno sicuramente creato grande curiosità al momento della sua apparizione all’interno di un titolo per console a causa di alcune particolari scelte dei programmatori che hanno stranamente pensato di non dotarlo né di gambe né di braccia ma di attaccargli comunque tramite degli arti apparentemente trasparenti, delle mani e dei piedi perfettamente funzionanti, senza forse sapere che sarebbe poi diventato una piccola icona del mondo dei videogiochi.

Stiamo parlando di Rayman, il buffo essere della Ubisoft, per alcuni molto simili ad una grossa patata dotata di un roteante ciuffetto di capelli, che apparse sulle nostre macchine da gioco diversi annetti fa, dando vita ad una saga lunga ed acclamata da cui sono nati poi diversi personaggi di culto, come i simpatici Rabbids, i conigli schizzati che tanto divertono e che rischiano quasi di diventare più famosi del protagonista della serie da cui sono nati.

Pokemon Cuore d’Oro e Anima d’Argento, nuove immagini della versione occidentale


A quanto pare non ci stanchiamo mai di loro, sarà per la varietà davvero mastodontica di personaggi che compongono le varie avventure di cui sono protagonisti, sarà per la meccanica di gioco che fa uscire fuori da ogni giocatore la smania da collezione per riuscire ad ottenere ogni più piccolo segreto di ogni capitolo pubblicato, sarà per la tenerezza di alcuni di essi o al contrario per la grande paura che alcuni riescono a trasmettere a causa della prodigiosa mole.

Fatto sta che da molti anni a questa parte, quello che poteva essere un fenomeno di moda relativamente ad uno sparuto periodo di tempo, si è rivelato una vera gallina dalle uova d’oro, tanto che ancora oggi gli appassionati aspettano nuovi prodotti, in special modo videogiochi, dedicati a quella cricca di mostriciattoli giapponesi che rispondono al nome di Pokemon, una riduzione di pocket monster, nome che disegna al meglio la natura degli effettivi protagonisti.

Zelda Spirit Tracks, interessante anche per i giocatori occasionali


Ci sono alcuni tipi di appassionati di videogiochi che non vedono l’ora che esca un nuovo titolo di punta, che passano il loro tempo a sfogliare con fare imperturbabile le pagine delle riviste di videogiochi più accreditate, trascorrono ore ed ore su internet per essere informati in tempo reale sulle novità in campo videoludico, setacciando blog, forum e siti professionali in cerca di immagini, video e delle prime informazioni su qualunque nuovo prodotto.

Ci sono invece altri che possiedono magari una console ma che la sfruttano pochissimo, tirandola fuori soltanto quando ci si annoia in modo particolare o quando si viene sfidati da un amico ad un determinato gioco, dando quindi un aspetto molto meno maniacale al modo di essere giocatori. Questa fetta di pubblico viene considerata come quella dei giocatori occasionali, persone che non disdegnano i videogiochi ma che riescono a vivere senza andare in giro con la propria console portatile.

Again, un nuovo gioco investigativo su Nintendo DS


I film per il grande schermo, sempre densi di azione pura alcuni, oppure di emozioni fortissime e sentimenti profondi altri, senza contare le risate che alcuni riescono a strapparci o gli spaventi improvvisi di alcune pellicole di generi particolari, spesso vengono equiparati da realtà che sono stati sempre presenti nel mondo dell’intrattenimento globale, ma che man mano hanno visto crescere sempre di più la passione e l’ammirazione da parte dei numerosi fans.

Si tratta delle serie tv, quelle che qui comunemente chiamiamo fiction e che rappresentano un vero e proprio mercato in America visti i tanti prodotti di questo tipo che vengono lanciati stagione dopo stagione, dai temi più disparati. Si va dai classici casi giudiziari vissuti con le angoscie degli avvocati protagonisti fino a storia sul paranormale e gli incontri del terzo tipo tra alieni entrati a far parte della nostra società o persone che possono parlare di fantasmi.

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Probabilmente si tratta di uno dei mestieri che ci è capitato di sognare da bambini come ruolo attivo nella società degli adulti. Tra improvvisati astronauti, tra piloti di Formula 1 degni di diventare campioni mondiali stracciando tutti i concorrenti, tra pompieri pronti a salvare vite in pericolo e poliziotti dediti al rispetto delle leggi della società, sicuramente qualcuno di voi avrà desiderato tanto, una volta diventato grande di studiare per trasformarsi in un valido avvocato.

Molti di voi magari ci sono riusciti frequentando l’università, i tirocini e le infinità difficoltà che al giorno d’oggi tutti conoscono per affrontare l’ostile mondo del lavoro, ma altri invece hanno dovuto arrendersi e optare per altre scelte, magari meno brillanti dal punto di vista ideologico, ma necessari per il nostro sostentamento e relegare quel sogno in un cassetto, da riaprire ogni tanto magari in compagnia dei simpatici avvocati che impazzano in tv.

Zelda Spirit Tracks, il video dello spot televisivo americano


Di fronte ai colossi del settore dei giochi di ruolo di stampo prettamente nipponico, con personaggi suddivisi in caste ben precise ognuno con la propria categoria e le proprie caratteristiche predeterminate e soprattutto con uno stile di combattimento basato puntualmente su scontri casuali e su menu a volte molto complicati per chi non è avvezzo al genere, quella di lanciare sul mercato un prodotto come Zelda poteva essere una mossa quasi azzardata ai suoi tempi.

E invece direttamente dalla mamma di Mario avvenne il miracolo e quella nuova creatura di Shigeru Miyamoto ancora oggi continua a moltiplicare il suo successo e il numero di fans stregati dalla magia dei vari titoli dedicati a quest’universo attraversando generazioni di console arrivando fino alle piccole, pratiche e potenti macchine portatili che infiammano il mercato videoludico attuale grazie al nuovo capitolo Zelda Spirit Tracks.

Cooking Mama 3, festeggiamo l’uscita con un nuovo video


Ci sono personaggi femminili nel mondo dei videogiochi che si sono imposti su grandi e piccoli schermi al pari dei valorosi e temerari eroi maschili che fino ad un po’ di tempo fa rappresentavano quasi la totalità dei protagonisti selezionabili all’interno dei giochi per console. La signora Lara Croft, avvenente archeologa nata con quel gioiello d’annata che risponde al nome di Tomb Raider ha poi rivoluzionato il genere aprendo la porta alle sue compagne eroine.

Ecco quindi un fiorire di donne emancipate e forti che non hanno bisogno di cavalieri senza macchina e senza paura pronte a salvarle e che si sanno difendere benissimo da sole nelle varie avventure e nei titoli d’azione che ormai sbocciano come funghi. Ma il recente appassionarsi da parte del pubblico femminile al mercato del videogioco, ha aperto le porte anche a nuovi generi che prima non erano assolutamente presi in considerazione per il mondo videoludico.

Zelda Spirit Tracks, un video mostra il ruolo di Zelda


La star della Nintendo è sempre lui, il personaggio simbolo della grande produttrice di videogiochi, quell’ometto baffuto che da anni e anni si diverte a saltellare sui nostri monitor, quel simpatico idraulico italiano che è passato con tanta nonchalance dai platform in 2 dimensioni fino alle più complesse avventure in 3D partecipando come star indiscussa anche ad altre situazioni interessanti in cui i programmatori hanno ben pensato di fargli fare al sua comparsa.

Ma la Nintendo chiaramente non si limita a proporra con cadenze variabili soltanto nuovi titoli appartenenti all’intricato e sempre gradito mondo di Mario visto che ci sono altri personaggi di culto che negli anni si sono imposti per la loro simpatia e la bontà dei giochi a loro dedicati presso il nutrito popolo di videogiocatori, ed uno di questi è sicuramente il prode elfo armato di spada e dotato di scudo principe dei giochi di ruolo di stampo più arcade.

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Il capostipite indiscusso del genere era senza ombra di dubbio una saga che molto recentemente è tornata ad affacciarsi nel mondo delle console snaturando però completamente quello che era stato ai gloriosi periodi dei giochi disponibili su personal computer. Si tratta della saga di Monkey Island, leggende piratesche e tanto sano umorismo in compagnia di Guybrush Threepwood e tutta la cricca di strambi personaggi che hanno animato le varie avventure.

Lo stile di gioco, differente da quello più cinematico e dinamico che è diventato oggi, era quello ormai sparito delle avventure punta e clicca, un tipo di divertimento basato sulla riflessione e l’ingegno, sul colpo d’occhio e la frase giusta detta al personaggio giusto. Insomma tutto lontanissimo dai tipi di giochi che vedono la luce al giorno d’oggi, tranne qualche rara eccezione che ancora fa battere il cuore ai nostalgici di quel periodo.

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Negli ultimi anni, da quando le console di nuova generazione portate sul mercato dai grandi colossi nipponici ed americani sono state prese d’assalto dagli appassionati di videogiochi con qualche annetto alle spalle e da quelli di primo pelo, sono stati tanti i giochi nuovi di pacca che hanno visto la luce e che hanno iniziato a mostrare un lato nuovo nel modo di giocare attraverso la presentazione di nuovi protagonisti, nuovi mondi e nuove realtà.

Ma bisogna anche dire che, instaurando un nuovo rapporto con le proprie console, con le periferiche aggiuntive e con nuovi stili di giochi, nonché un progresso tecnologico davvero notevole se solo consideriamo il livello qualitativo dei giochi di appena dieci anni fa, agli sviluppatori pare sia venuto la febbre da revival e da remake, portando ancora una volta su console, ma stavolta quelle più recenti, dei grandi successi del passato, riproponendo piccole grandi perle quasi dimenticate.

Zelda Spirit Tracks, un pack special per il pre-order


Ha delle inconfondibili orecchie da elfo ma proprio non appartiene al gruppo fiabesco delle Yavanna che partecipano all’attuale edizione del talent show X-Factor, ha un abito verde che potrebbe essere uscito direttamente da una favola ma fonti certe assicurano che non si tratta di Peter Pan che vuole raggiungere ancora l’isola che non c’è. E’ armato di spada e dotato di scudo ma non è un vero e proprio cavaliere senza macchia e senza paura.

Da alcuni di questi elementi avrete forse capito che stiamo parlando di Link, il valoroso protagonista che anima da sempre le avventure di Zelda, la saga di giochi di ruolo della Nintendo che nel tempo si è guadagnata uno spazio importante nel panorama di questo genere da sempre ad appannaggio di titoli che appartenevano a case di sviluppo maggiormente specializzate in questo settore, facendosi largo tra giochi di tipica matrice nipponica.

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Ci sono alcune serie di giochi di ruolo, probabilmente uno dei generi più longevi nella storia dei titoli per console, che arrivano indisturbati anche a superare la decina di capitoli al proprio attivo attraversando addiritura intere generazioni di console con episodi ufficiali e graditi spin off che rirprendono alcuni temi predominanti della saga o che ospitano personaggi secondari particolarmente riusciti e che hanno ottenuto un brillante successo.

Altre volte invece alcuni giochi faticano un po’ a restare a galla affollati dal marasma di titoli disponibili per console, in special modo i colossi del settore che si auto-etichettano come bestseller, assolutamente meritati, ma che rubano spazio ai molti altri giochi, anche molto interessanti, che affollano gli scaffali dei nostri negozi di videogames di fiducia. Ma ci sono anche dei casi in cui alcuni di questi titoli non riescono proprio a vedere la luce oltre i confini di nascita.

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Una mandria di mostriciattoli da qualche anno a questa parte ha completamente assalito ogni tipo di forma di intrattenimento presente nei vari paesi del mondo, assalendo del tutto i vari modi con cui i ragazzi, ma in alcuni casi anche degli adulti, possono divertirsi o intrattenersi, senza contare la loro presenza su tutti gli articoli di cancelleria e vari tipi di merchandising presenti sul mercato, dagli articoli da regalo fino a vere e proprie linee di gadget.

C’è chi riesce con un sol colpo a lanciare delle sfere di fuoco bruciacchiando i propri nemici e chi invece riesce a controllare l’acqua scatenando veri e propri mulinelli. C’è chi comanda il vento scatenando dei tornado intensi e chi invece lancia fulmini e saette pericolosi e minacciosi. Si tratta chiaramente dei Pokemon, quella massa di mostriciattoli decisamente aumentata con gli anni che comprende ormai una vastissima schiera di fans in tutto il mondo.

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Quello dei picchiaduro è un genere che nel corso della sua storia videoludica ci ha regalato molte sorprese e moltissime emozioni grazie alle varie tipologie di situazioni che hanno presentato. Da quelli che presentano un cast di personaggi che si affrontano senza l’ausilio di nessuna arma pestandosi a mani nude seguendo la tradizione delle più antiche arti marziali di origine orientale, fino a quelli che invece combattono con spade affilate e armi da taglio di vario genere.

Moltissimi chiaramente sono i titoli che hanno animato questo genere, sviluppandosi in saghe interminabili e versioni più o meno ritoccate dei capitoli ufficiali. Dai classici episodi dell’immortale serie di Street Fighter fino agli innovativi giochi appartenenti alla saga di Tekken che è nata in pieno utilizzo del 3D, passando poi per i duelli all’arma bianca e oggetti contundenti di vario tipo che fanno parte della famiglia di Soul Calibur.

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