Lo sappiamo, ormai è un po’ come sparare sulla croce rossa. Dopo i risultati poco esaltanti di Wii U in molti si sono sentiti in dovere di dire la loro su Nintendo, spesso anche a sproposito. Ma quando a parlare è qualcuno come il fondatore di Atari, Nolan Bushnell, ci sembra doveroso spendere qualche minuto della nostra vita per conoscere il suo pensiero sull’andamento del mercato videoludico.
Nolan Bushnell
Steve Jobs, il ricordo di Nolan Bushnell
La morte di Steve Jobs ha lasciato tutti senza parole, i grandi dell’IT si sono riuniti per ricordare e commemorare il fondatore di Apple, tutti hanno avuto parole e pensieri per Jobs, da Mark Zuckerberg a Bill Gates.
Oggi anche Nolan Bushnell, fondatore di ATARI, ricorda Steve Jobs, raccontando alcuni aneddoti dei tempi d’oro, quando Jobs e Wozniak lavoravano per il colosso dei videogiochi.
Atari VCS 2006, la prima vera console per videogiochi
Atari VCS 2600. Basta questo nome per riaccendere vecchi e piacevoli ricordi nelle menti dei giocatori più “anziani”. Parliamo infatti della prima vera console per videogiochi, dotata di cartucce intercambiabili. Esistevano già console da attaccare al televisore (ideate e vendute anche dalla stessa Atari), ma si trattava di hardware contenenti un solo gioco in memoria, console che non permettevano in alcun modo di usare giochi aggiuntivi.
L’idea del fondatore di Atari è semplice: realizzare una console per videogiochi che permetta di divertirsi con titoli sempre nuovi, senza bisogno di cambiare macchina ma aggiungendo semplicemente le cartucce gioco. Era nata l’industria dei videogiochi.