Giochi della memoria: Metamorphic Force

Quello dei picchiaduro a scorrimento è un genere ormai piuttosto abbandonato dalle software house. Si tratta di un genere molto in voga nei primi anni 90, che vanta esponenti illustri come Final Fight o Streets of Rage, ma che non ha saputo rinnovarsi, arrivando ben presto alla morte.

Venti anni fa, dicevamo, il genere appassionava e divertiva i frequentatori delle sale giochi ed i possessori di console casalinghe. Tra tanti titoli famosi, ne citiamo uno che, seppur non troppo popolare, ha saputo portare una ventata di aria fresca al genere ed è rimasto impresso nella memoria di milioni di giocatori. Parliamo di Metamorphic Force, picchiaduro a scorrimento realizzato da Konami e pubblicato, solo in sala giochi, nel 1993. Il gioco non è mai stato convertito per console domestiche, anche se all’epoca si parlava di una versione per Super Nintendo che sarebbe dovuta uscire agli inizi del 1994.

Giochi della memoria, Lightening Force


Ormai forse non sono più seguite come un tempo visto che la diffusione delle console da salotto è cresciuta vertiginosamente paragonando il mercato di oggi a quello di appena una decina di anni fa. Quelle attuali sono poi piene di simulazioni di ballo e di cabinati che poco hanno a che vedere con i classici di una volta, donando la possibilità al giocatore soltanto di provare qualcosa che difficilmente, per ingombro, potrebbero mai avere nella propria cameretta.

Eppure le sale giochi, fino a poco tempo fa, si trovavano anche sui lidi delle nostre spiagge e rappresentavano un piacevole passatempi per gli appassionati di ogni età. Picchiaduro a scorrimento ormai scomparsi dalla circolazione e platform dai toni fumettosi e dolcissimi erano tra i generi più diffusi in questi ambienti, ma a farla da padrone è sempre stato lo sparatutto spaziale, finalmente dotato di una buona grafica e di astronavi dalle grandezze notevoli.

G.I. Joe Rise of the Cobra, sempre più vicino al caro vecchio Contra


Il vento di revival soffia senza sosta un po’ in tutte le direzioni offrendo di volta in volta a personaggi, situazioni e mode passate e spesso considerate ormai obsolete, di ritornare a gran voce e di dimostrare quanto ancora si possa fare e dire su strumenti e volti che tutti avevano dato per falliti. Basta pensare alle mode vintage che tornano prepotentemente, così come alcuni stili di musica riscoperti solamente in questi anni dopo tanto tempo passato nell’oblio.

E questa moda a quanto pare riguarda anche i giocattoli, i cari vecchi passatempi che forse proprio voi, se avete ormai qualche annetto alle spalle, utilizzavate per divertirvi e che a sorpresa tornano di nuovo in una versione decisamente rinnovata per il sollazzo dei bambini di oggi. Grazie ad una versione cinematografica prossimamente in arrivo infatti, alcuni piccoli eroi della nostra infanzia si apprestano a fare ritorno in pompa magna.

Un episodio collaterale di House of the Dead in arrivo nelle sale giochi

Quando il mercato dei videogiochi da sala ha iniziato a saturarsi, esattamente come quello casalingo, i programmatori hanno ben pensato di inventarsi una sorta di rivoluzione creando dei cabinati che non richiedessero l’utilizzo del solito controller a forma di leva ma varie altre soluzione, come il volante nei giochi di guida o ancora, sempre più spesso, una pistola nei giochi d’azione.

Uno dei titoli di maggior successo che è stato contraddistinto dall’uso di questa particolare periferica, anche per la versione casalinga del gioco, è House of the Dead, una storica serie di videogames in cui ci trovavamo a fare i conti con un’orda di zombie affamati mentre ci apprestavamo a fuggire da una spettrale abitazione. Il gioco ora tornerà di moda visto che per le sale giochi arriverà House of the Dead EX.

Giochi della memoria: Ghouls’n’Ghosts

Era la fine degli anni ’80 e nel panorama videoludico si affacciò un gioco di azione/avventura che sarebbe negli anni diventati un vero classico del genere grazie alla sua giocabilità altissima e ad un’ambientazione affascinante quanto pericolosa. Il gioco fece il suo ingresso nelle sale giochi con il nome di Ghosts’n’Goblins ma arrivò in una versione riveduta e corretta sulle console con il titolo di Ghouls’n’Ghosts.

Il nostro protagonista prende il nome di Arthur e si tratta di un coraggioso cavaliere che decide addirittura di sfidare Lucifero in persona per salvare le anime da lui rubate, tra cui compare anche quella della sua sposa. Arthur così deciderà di incamminarsi in diverse location piene di nemici di ogni tipo appartenenti alle spaventose classi degli esseri infernali pur di battersi con il diavolo e recuperare le anime.

Giochi della memoria: Final Fight

C’è stato un periodo in cui nelle sale giochi spopolavano i picchiaduro. C’erano orde di ragazzini con aria da duri che non vedevano l’ora di suonarle di santa ragione ai nemici di turno, spesso nerboruti omaccioni che incarnavano il modello alla Schwarzenegger che andava tantissimo in quegli anni. Monetina dopo monetina questi capolavori da sala sono arrivati anche sulle nostre console per la gioia delle nostre partite.

Uno dei capolavori assoluti dell’ormai scomparso genere dei picchiaduro a scorrimento era senza dubbio Final Fight arrivato anche su Super Nintendo e portando la sua carica di adrenalina e soddisfazione nelle nostre case. Lo scopo del gioco era semplicemente quello di eliminare il gruppo di nemici presenti sullo schermo con le tecniche del personaggio prescelto e proseguire nel livello fino allo scontro col boss di turno.

Giochi della memoria: Toki

Torno a parlare delle vecchie glorie con Toki, un altro gioco che ha letteralmente spopolato, prima in sala giochi e poi sulla gloriosa console nera a 16 bit di casa Sega, quel Mega Drive o Genesis, che dir si voglia, che tanto ci ha fatto divertire nei pomeriggi della nostra adolescenza tra un compito a casa e un’uscita coi primi amichetti.

Il protagonista è uno scimmiotto che proprio scimmiotto non è, infatti la sua vera identità è umana ma una forza malefica ha trasformato questo baldo giovane cavernicolo facendolo regredire ad uno stato di ominide, dopo ovviamente avergli anche catturato la procace fidanzata con tanto di gonnellino leopardato come una versione pixellata di Jane.

Street Fighter, il capostipite dei picchiaduro sta tornando!

Quanto tempo è passato da quando ci divertivamo a tirar pugni con Ken, oppure a scoprire la combinazione di tasti che permetteva a Chun-Li di mettersi a testa in giù ed esibirsi in una specie di ruota con sforbiciata? Quanti ceffoni abbiamo dato con il grosso Honda, quanta impressione ci ha fatto il brasiliano Blanka e quanto poteva allungarsi il corpo di Dhalsim? Street Fighter, il capostipite dei picchiaduro sta tornando con un nuovo titolo della saga: Street Fighter 4!

Non sono affatto pochi i giochi targati Street Fighter, basta pensare che la sola serie principale ne ha ben 3, senza contare (soprattutto nel caso del secondo capitolo) le numerosissime versioni modificate o potenziate, uscite dapprima in sala giochi per poi invadere il mercato delle console casalinghe. Negli ultimi tempi sono poi arrivati numerosi prequel con il sottotitoli Alpha (o Zero, a seconda della versione) che permettevano ai protagonisti della saga principale di sfidarsi quando ancora non avevano l’esperienza di picchiatori da strada.

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