Mortal Kombat, Scorpion e Sub Zero collaborano nel tag team in video


Abbiamo più volte assistito ai loro scontri nei precedenti capitoli della saga in questione che hanno non poco fatto adirare chi già di sua natura è abituato a puntare il dito contro il mondo dei videogiochi, tacciandolo di nefandezze e come principale portatore di problemi per ragazzini ed adolescenti, dall’obesità alla solitudine, passando per la violenza inculcata nelle giovani menti proprio a causa di esempi come questo.

Si parla ancora una volta di Mortal Kombat, il temibili picchiaduro che ha sfornato una sere di eccellenti episodi un po’ su tutte le console che si sono avvicendate sul mercato negli ultimi anni. I duellanti di cui si parlava sono i due pilastri della serie in questione, ovvero il caloroso e subdolo Scorpion e il raggelante ed algido Sub-Zero, due simboli del titolo che presto tornerà di nuovo sulle nostre console ma che potranno riscoprire un’amicizia forse sopita.

Mortal Kombat, un video spiega perchè Scorpion odia Sub-Zero


E’ stato sempre etichettato, effettivamente a pieno titolo, come uno dei giochi più violenti che abbiano messo piede sulle console di ogni generazione. Tonnellate e tonnellate di critiche sono state mosse dalle associazioni dei genitori, così come da chi non vede mai di buon occhio il mondo dei videogames sempre meno adatto ai giovani oltre ai soliti problemi di obesità per aver giocato troppo, di distrazione per lo studio e così via.

Insomma un bel primato quello di Mortal Kombat, a buona ragione uno dei picchiaduro più efferati che abbiano mai avuto un riflettore puntato addosso, ma, anche per questo motivo, uno dei più divertenti e piacevoli da provare, grazie non solo alla rapidità con cui si possono imparare alcuni degli attacchi dei protagonisti, ma anche per il cast stesso che, acquistando elementi nuovi gioco dopo gioco, ha consolidato la stima da parte dei giocatori.

Mortal Kombat, Scorpion contro Sub Zero in video


Lo conosciamo tutti come uno degli esponenti più violenti del mondo dei picchiaduro. Lontano dalla genuinità degli attacchi contenuti in uno Street Fighter con tutta la variegata gamma di personaggi che da circa vent’anni ci fanno compagnia, e distante anche da un Tekken con la sua grafica tridimensionale, icona dello stile moderno di un genere che pian piano si è andato ad imporre come tra i preferiti degli appassionati di videogiochi.

Lui è Mortal Kombat, un simbolo della critica al mondo videoludico a causa della sua natura spaventosamente sanguinosa e brutale fin dal suo primo timido ingresso diversi anni fa sulle console a 16 bit, permettendo, grazie al successo ottenuto per lo stesso motivo, un’evoluzione della saga in quello che ora conosciamo, con un bagaglio di personaggi che sono rimasti nell’immaginario collettivo dei fanatici di tutto il mondo.

preload imagepreload image