Giochi della memoria, Quackshot


La sua sfortuna emblematica e la sua infinita simpatia hanno permesso al dolcissimo Paperino di diventare un beniamo di tutti i bambini e degli appassionati dei cartoni animati, ma chi ricorda, su Sega Mega Drive, la sua incredibile avventura intitolata Quackshot?

Giochi della memoria, Legend of Galahad


Pensate siano tutti semplici i compleanni? Basta un soffio sulle candeline poste sulla torta cosparsa di gustosa panna montata e qualche regalo da spacchettare? Aspettate di conoscere le disavventure di compleanno della protagonista di Legend of Galahad.

Giochi della memoria, Castlevania Bloodlines


Con la fortunata saga vampiresca della Konami, molte volte siamo riusciti a visitare le affascinanti quanto inquietanti location della Romania per stanare il principe dai canini appuntini, quell’essere malefico ma dannatamente conturbante come immagine, che è stato rappresentato molte volte sia al cinema che nella letteratura, ammaliando tutti come famelica creatura della notte capace di trasformarsi in un lupo e in pipistrello, tra le tante sue abilità.

Stiamo parlando ovviamente del conte Dracula, antagonista per eccellenza della saga di Castlevania, una favolosa pietra miliare della storia del videogioco che tornerà presto tra di noi con l’attesissimo Mirrors of Faith che sarà disponibile su Nintendo 3DS ma che molte volte ha fatto parlar di sé grazie ai numerosi episodi che sono spuntati sulle varie console. Su Sega Mega Drive ne arrivò solamente uno e oggi vi parliamo proprio di questo.

Giochi della memoria, Stimpy’s Invention


Non se ne parla quasi più ormai per fortuna visto che il livello di allarme rosso è per fortuna cessato, ma è chiaro che il disagio per lo smaltimento dei rifiuti è sicuramente uno dei problemi che dobbiamo affrontare in modo realistico in questi periodi e che può creare infinite questioni tra province, comuni e popolazione di luoghi dove questa terribile situazione tocca anche le vie del centro delle città invase da sacchetti e bidoni inutilizzabili.

Sarebbe davvero un sogno inventare qualcosa che possa in qualche modo trasformare tutta quella massa di rifiuti che sono stoccati in luoghi sempre più ormai saturi, in qualcosa di riutilizzabile. Si parla molto di riciclo ovviamente, ed è una pratica che tutti dovrebbero conoscere meglio, ma nel mondo dei videogiochi qualcuno inventò qualcosa di veramente straordinario, pur non riuscendo in pieno nel proprio intento. Si tratta di quegli schizzati di Ren & Stimpy.

Giochi della memoria, Robocop VS Terminator


Chi ha vissuto appieno gli anni ’80, sicuramente avrà molti ricordi che ancora oggi custodirà nel proprio cuore ma che possono adesso scatenare soltanto qualche sorriso. Chi c’era in quegli anni di certo non potrà dimenticare alcune cotonature improbabili ai capelli come moda prediletta dell’epoca, così come colori sgargianti per tutto quello che riguardava l’abbigliamento, soprattutto le imitazioni che si facevano del prorompente stile americano.

In tv impazzavano personaggi che poi avremmo visto invecchiare al timone di programmi del tutto nuovi, mentre nelle classifiche musicali l’elettronica faceva i suoi primi passi e alcuni artisti arrivavano ai vertici di vendite di dischi come mai più di questi tempi. Sul finire di quegli anni e proprio agli inizi del decennio dei Novanta invece arrivarono due mostri sacri che con grande improbabilità si ritrovarono a gareggiare in un unico videogame.

Giochi della memoria, Ballz


Con i picchiaduro, specialmente quelli usciti negli ultimi anni, siamo abituati a gestire una gran varietà di personaggi che sono resi accattivanti da un bagaglio di abilità decisamente personali e soprattutto da look che li rende assolutamente desiderabili dal giocatore di turno che vuole vivere uno scontro in prima persona, utilizzando letali tecniche offensive. Esempi ne potremmo fare molti citando vari gioielli appartenenti a questo genere.

Insomma tutti si sono divertiti con Ryu da Street Fighter con i vari lottatori che compongono la saga di Tekken, ma anche con la sinuosa Mai Shiranui da uno qualsiasi dei King of Fighters e che dire poi dei combattenti armati di spade ed asce disponibili nel nuovo appetitoso Soul Calibur 5? Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta e tanti sono anche i personaggi disponibili nei picchiaduro, ma siamo sicuri che, come quelli di Ballz, non ne avete mai visti.

Giochi della memoria, Zero Tolerance


Ancora oggi la battaglia tra console avviene a suon di giochi in esclusiva, facendo vantare i possessori di una data macchina da gioco per un piccolo capolavoro destinato esclusivamente alla propria scuderia facendo magari rodere di invidia tutti quelli che invece posseggono una delle rivali in quel momento presenti sul mercato. Ma la guerra tra console non si è di certo esaurita soltanto a suon di giochi, vera linfa vitale nella carriera di una macchina videoludica.

Infatti soprattutto i più esperti in campo informatico, non fanno altro che testimoniare come il proprio gioiellino possa essere sfruttato in modo migliore per la realizzazione di giochi impressionanti sotto il punto di vista grafico a discapito delle proprie avversarie. Questo avveniva anche ai tempi delle console a 16 bit dopo effettivamente il Super Nintendo riusciva a battere Sega Mega Drive. Ma quest’ultima alcune cartucce niente male è riuscito a spararle.

Giochi della memoria, Jeopardy


C’è sicuramente una fetta di pubblico che non si può perdere una puntata di una fiction piuttosto accreditata, che sia sulla tv di stato o sulla rete ammiraglia di quella commerciale. Casalinghe pronte subito dopo cena ad incollarsi di fronte allo schermo per gioire per le gesta eroiche di un personaggio storico o per scoprire intrighi di corte di uno sceneggiato in costume: elementi più che sufficienti a quanto pare per garantirsi milioni di spettatori.

C’è però anche chi, magari proprio nel preserale, fascia da qualche anno garantita per questo tipo di trasmissioni, non si perde una sola domanda dei quiz più o meno divertenti ed originali che prendono posto nei palinsesti delle principali reti della tv italiana, tentando quindi di rispondere al maggior numero di quesiti posti ai concorrenti. Pensate che, prima dei quizzoni moderni, un gioco all’epoca delle console a 16 bit proponeva proprio questo.

Giochi della memoria, I Flinstones


Una gran parte dei giocatori appassionati di titoli d’azione sono sicuramente in fibrillazione alla notizia dell’arrivo su console di un nuovo capitolo delle avventure di Jurassic Park. Il capolavoro cinematografico che qualche anno fa venne considerato come un vero e proprio kolossal risulta infatti ancora molto amato dai suoi fans e il fascino dei lucertoloni che hanno abitato il nostro pianeta molti anni fa, è sicuramente ancora fortissimo.

Molti hanno infatti immaginato la propria vita a quei tempi, quando era facile veder gironzolare in giro dei triceratopi intenti a gustare delle foglie sparse nella giungla, così come era semplice avvistare un pterodattilo custodire le proprie uova in attesa della nascita di nuovi cuccioli. Queste idee sono state ampiamente sfruttate anche per la realizzazione di un vecchio cartone animato che ha cullato l’infanzia di molti di noi: ricordate i Flinstones?

Giochi della memoria, Devil’s Course


Il giocatore di oggi è davvero abituato al meglio per quanto riguarda la produzione e la creazione di un titolo per console visto che quasi tutto quello che arriva ormai sulle nostre macchine da gioco, qualunque sia il modello, ha quanto meno una realizzazione tecnica decisamente interessante, con un utilizzo davvero impressionante delle caratteristiche tecnologiche appartenenti ai vari gioiellini, da salotto o portatili per cui viene sviluppato il gioco.

Non ci stupiamo più infatti se il dettaglio grafico di un titolo per console ci fa notare anche un effetto di luce particolarmente realistico o un ondeggiare dei capelli dei protagonisti tanto credibile da sembrare quasi vero. Tutte caratteristiche che un tempo gli appassionati di console sognavano soltanto e forse non ritenevano nemmeno l’elemento fondamentale, eppure alcuni esperimenti già si presentavano in quei periodi in cui le console a 16 bit furoreggiavano.

Giochi della memoria, Golden Axe III


Abbiamo parlato nelle scorse settimane di uno dei più grandi classici per quanto riguarda il settore degli hack’n’slash che sono stati realizzati per una console importante come il Sega Mega Drive. Chiunque o quasi a quei tempi possedeva una copia di Golden Axe, il primo storico capitolo della saga, e magari anche del secondo episodio, Golden Axe II che offriva un nuovo livello si sfida alla saga tra le più amate e celebrate dei primi anni ’90.

Non c’è da stupirsi quindi che per terminare la trilogia, anche se non distribuito agevolmente, purtroppo, su tutti i mercati, arrivò per pochi eletti soltanto, inspiegabilmente, Golden Axe III, un vero e proprio balzo in avanti per la serie, capace di portare una ventata di novità ad uno stile che ha garantito per anni un valore di vera e propria eccellenza e tanto sano divertimento, il tutto condito dalla solita ambientazione fantasy che non guasta mai.

Giochi della memoria, Golden Axe II


A suo tempo qualcuno probabilmente sarà rimasto in crisi d’astinenza da scenari fantasy miscelati con un pizzico di sana violenza e soprattutto caratterizzati da tre personaggi ben stereotipati ma assolutamente adatti al contesto che riuscirono ad accompagnare qualunque giocatore avesse avuto la fortuna e il buon intuito di acquistare il primo titolo, attraverso uno dei migliori giochi allora in circolazione sul caro vecchio Sega Mega Drive.

Sarà anche questa una motivazione valida per cui gli sviluppatori della Sega ben pensarono di rimboccarsi le maniche e darsi da fare nuovamente per creare un valido seguito al mitico hack’n’slash di cui ancora oggi si parla non senza versare anche una timida lacrimuccia in memoria dei vecchi meravigliosi tempi in cui il 3D era ancora un vago miraggio. Tutti pazzi per Golden Axe quindi, ma anche per il suo seguito, Golden Axe II.

Giochi della memoria, Golden Axe


Sono stati tanti, se ci pensiamo bene, i titoli che hanno fatto davvero grande la storia del videogioco, trasformando una forma di intrattenimento da fenomeno di nicchia in un vero e proprio boom che ha ormai incluso anche i giocatori occasionali e chi addirittura era scettico di fronte ad un tipo di divertimento così “giovane” e poco accreditato come era agli albori della sua nascita. Tra questi figurano ovviamente i personaggi di spicco che tutti noi conosciamo.

Dal simpatico Mario, idraulico sopraffino ed eroe di platform ed avventure, fino a Sonic, il velocissimo porcospino blu della Sega che ancora oggi scorazza liberamente su varie console. Eppure ci sono dei titoli spesso forse dimenticati o completamente sconosciuti ai più a causa della loro anzianità, che hanno segnato un vero e proprio passo avanti di alcune console ed uno di questi grandi classici è senza ombra di dubbio Golden Axe.

Giochi della memoria, Daze Before Christmas

 Qualche volta probabilmente il nostro papà, o comunque un parente più o meno stretto, per farci vivere appieno la magica atmosfera natalizia e sorprenderci ancora di più la sera del 24 dicembre, tra una cenetta con tutta la famiglia e la grande attesa di aprire i voluminosi regali quasi tutti pronti sotto l’albero, potrebbe essersi travestito da Babbo Natale lasciandoci immaginare che il personaggio simbolo di questa festività fosse approdato proprio da noi.

Barba bianca fatta con ovatta morbidissima, la classica giubba rossa, stivali e una voce più profonda e adatta ad una corporatura robusta come quella di Babbo Natale, ci regalavano un sorriso che valeva appieno, per l’uomo travestito da Santa Clause, la fatica di essere entrato in quei panni. Magari qualcuno di voi che è già papà o ha dei nipotini con cui giocare, ha ripreso questa tradizione, ma per essere Babbo Natale non occorre necessariamente travestirsi.

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