Giochi della memoria, Caliber Fifty


Le moderne tecnologie hanno permesso ai videogiocatori di tutto il mondo di poter affinare in modo davvero preciso i propri gusti permettendo quindi di scegliere comodamente le tipologie di divertimento da ricercare sulle proprie console, non soltanto per il genere di appartenenza, richiamando poi in causa le mille sottocategorie disponibili, ma anche per la semplice necessità dell’utilizzo della materia grigia o di una semplice pressione quasi a casaccio dei tasti.

Questa scelta di base era abbastanza presente anche nel mondo delle console a 16 bit, quando ancora furoreggiavano Super Nintendo e Sega Mega Drive contendendosi primati ed esclusive per i giochi disponibili per l’una o l’altra macchina. I giocatori avrebbero preferito un gioco di ruolo con qualche difficoltà in più per la presenza di enigmi e puzzle da risolvere o magari un titolo orientato più verso l’azione che poco ci impegnava il cervello?

Giochi della memoria, Vectorman


Al giorno d’oggi non ci stupiamo davvero più se un nuovissimo titolo in arrivo per la nostra console preferita, tra quelle attualmente disponibili sul mercato, che sia casalinga o portatile, abbia come caratteristica principale una splendida grafica in tre dimensioni, permettendo una libertà di movimento di certo maggiore rispetto ad un classico platform a due dimensioni, più restrittivo e decisamente più orientato all’old-style.

Nonostante l’amore per il revival che si è sviluppato negli ultimi anni, resta comunque enorme la percentuale di giochi che utilizzano il 3D per essere più d’impatto verso i giocatori più smaliziati, ma se diamo un’occhiata verso il passato, ci renderemo anche conto che gli ultimi esemplari che hanno preso vita sulle console a 16 bit avevano già intrapreso qualche piccolo timido approccio ad una grafica diversa, più orientata verso quello che avremmo avuto in futuro.

Sega Mega Drive Collection Vol.1, il meglio del passato su PC


Il mondo delle console di oggi ci regalano sempre delle emozioni nuove, spesso incontrando i gusti del pubblico portando sulla scena dei protagonisti nuovi di pacca che entrano così di diritto nelle simpatie dei milioni di appassionati in tutto il mondo, ma qualche volta anche trasportando dalle console di vecchia generazione alcuni personaggi simbolo del passato riproposti in una veste totalmente nuova in grado di mantenere il passo con i tempi.

Quanti sono ancora però i nostalgici, ormai grandicelli d’età, che guardano sempre indietro, lanciando occhiate malinconiche al passato videoludico, ricordando quando le console non avevano ancora i supporti su disco che ci sono oggi e le vecchie cartucce facevano la felicità di molti anche incontrando titoli dal prodigio grafico assolutamente non paragonabile a quello attuale? Per far gioire proprio questi appassionati, la Sega accorre in soccorso.

Giochi della memoria, Cutthroat Island


In tempi relativamente recenti, una frizzante trilogia cinematografica che è stata davvero molto apprezzata dal pubblico, ha reso possibile il ritorno di una tematica molto interessante, in special modo agli occhi dei giovanissimi appassionati, ovvero quella dei bucanieri e dei pirati, personaggi che vagabondano per i sette mari alla ricerca di galeoni da assaltare per depredarli di ogni avere e assetati di conquista per qualunque cosa gli si pari davanti.

La trilogia in questione è stata quella dei Pirati dei Caraibi, la notissima serie di film che ha visto come protagonista indiscusso un istrionico Johnny Depp nei panni, per l’appunto tipicamente pirateschi di Jack Sparrow, un particolare predoni dei sette mari che ha fatto della sua personalità un vero e proprio biglietto da visita, pronto a vivere mille pericoli nei tre film che lo hanno visto protagonista. Ma il cinema non è nuovo a questo filone.

Giochi della memoria, The Lawnmower Man


Il mondo del cinema e quello dei videogiochi, più volte, come ben saprete, sono andati a braccetto, ma questo non è un fenomeno di recente invenzioni e quindi dedicato soltanto alle ultimissime generazioni di console attualmente in commercio, ma piuttosto riguarda da vicino il mondo dell’intrattenimento videoludico praticamente dall’inizio del suo avvento sul mercato, con una vasta scelta di pellicole diventate poi giochi per console.

Se molti degli esperimenti nati al cinema e poi tramutatisi in divertenti titoli per le nostre macchina da gioco, generazione dopo generazione, appartengono al genere dei cartoni animati, sia prodotti televisivi che lungometraggi per il grande schermo, anche alcuni film con attori in carne ed ossa riuscirono ad avere una trasposizione videoludica. Tra questi probabilmente qualcuno di voi ricorderà il film di fantascienza che prese il nome de “Il tagliaerbe”.

Giochi della memoria, Gadget Twins


Molto spesso, ai tempi delle console a 16 bit, prendendo direttamente spunto da alcuni forti cabinati che erano di moda in special modo negli anni ’80 nelle migliori sale giochi o nei bar posti soprattutto negli stabilimenti termali più in voga d’estate, un genere si rendeva predominante rispetto a tutti gli altri, quello degli sparatutto, regalando al giocatore di turno la possibilità di sfogarsi annientando tutto quello che appariva sullo schermo.

L’ambientazione principale che questo genere di giochi possedeva era sostanzialmente legata ad un fascinoso futuro lontanissimo nel tempo, o semplicemente ad una location spaziale che rendeva poco definito un luogo ma altamente intrigante il viaggio interstellare che il nostro veicolo si accingeva ad effettuare. Veicolo che il più delle volte era rappresentato da un’astronave dalle forme più svariate, in molti casi, ma non esattamente in tutti.

Giochi della memoria, Dashin’ Desperadoes


Quante follie vi è mai capitato di fare per amore? Comprare dozzine e dozzine di rose per ammaliare il cuore della ragazza che faceva palpitare freneticamente il nostro? Offrirle una sontuosa colazione direttamente a casa con annesso un dolce biglietto d’amore per dimostrarle la nostra sensibilità spiccata e genuina? Una scritta enorme sotto casa sua, contrastando le normali regole della pulizia urbana per urlare il nostro sentimento?

Tante possono essere le follie che un uomo può fare per attirare l’attenzione di una donna. Ma cosa accade quando questa donna, magari dai lunghi capelli biondi, dal seno prosperoso e dall’abbigliamento tipico di una signora dei tempi del far west ci mette in condizione di provarle davvero tutte perché indecisa tra due accaniti spasimanti che al tempo stesso tentano di rubare il cuore alla giunonica e ammaliante damigella?

Giochi della memoria, Tinhead


Ora che l’estate è finalmente sbocciata, quanto è bello sdraiarsi sulla spiaggia o su un bel prato e guardare in alto, su nel cielo che vedremo, grazie alla serenità e alla limpidezza del periodo, ricoperto di un luminoso manto di stelle. Panorama perfetto per far colpo su qualcuno, per tirar fuori il nostro lato romantico o semplicemente per ammirare le costellazioni esistenti, ma pensate se tutto questo, a causa di un malvagio intergalattico, non fosse più possibile…

E’ esattamente ciò che accade in Tinhead, un simpatico platform che arrivò ad alimentare la già vasta collezione di giochi appartenenti a questo genere su Sega Mega Drive, offrendo non soltanto un valido esponente del genere, ma arricchendolo di una certa attinenza anche con le avventure grazie all’alto grado di esplorazione di ogni livello, il tutto condito con una grafica che ricorda un po’ la saga di Sonic e proprio per questo decisamente interessante.

Giochi della memoria, Todd’s Adventure in Slime World


La moda di avere come protagonista di un videogioco di successo una signorina dalle curve generose e dotata di un gran sex-appeal che alimenti quindi l’interesse da parte di un certo pubblico maschile è sicuramente arrivata con l’apparizione magica quanto prepotente di Lara Croft, la conturbante eroina di Tomb Raider intenta a visitare siti archeologici irti di pericoli con una mise del tutto inadatta per fredde ed umide caverne ricche di ostacoli.

Eppure i personaggi femminili all’interno dei giochi per console non sono spuntati soltanto con l’arrivo della sinuosa Lara sulle nostre macchina da gioco visto che un bel po’ di tempo prima, la ben più discreta Samus aveva preso parte all’inizio della saga di Metroid, ancora oggi di grande successo nel mondo videoludico. La protagonista indossava una tuta che copriva tutto il suo corpo, ma prendendo in esame lo stile di gioco, noteremo varie similitudini con un titolo del passato.

Giochi della memoria, Chester Cheetah 2 Wild Wild Quest


I giochi disponibili per le console del passato hanno spesso rappresentato il risultato di alcuni esperimenti per nulla originali, bensì delle trovate commerciali belle e buone che sono state create con il solo scopo di poter attuare una certa manovra di mercato affinché un determinato prodotto venisse maggiormente venduto grazie ad una sorta di pubblicità intrinseca ad un titolo stesso destinato ad una determinata console.

Un concetto forse un po’ difficile da capire, una sorta di manovra di marketing che ben conoscono i produttori di console e di giochi, ma che spesso si verificava quando Sega Mega Drive e Super Nintendo si davano battaglia a suon di gustosi titoli. A far parte di questo esperimenti atti alla vendita di prodotti, in questo caso di una gustosa marca di snack, come mostrato la settimana scorsa, ci fu Chester Cheetah, gioco che riuscì ad avere addirittura un seguito.

RetroN3, una console che usa le vecchie cartucce di Nes, Super Nintendo e Sega Mega Drive


Le console attualmente sul mercato riescono a proporre dei titoli quasi perfetti sotto ogni punto di vista. I nuovi giochi infatti sono dotati di una grafica decisamente strabiliante, di una trama degna di un capolavoro di Hollywood e anche di una giocabilità che ha fatto fare passi in avanti all’intero organismo videoludico con sistemi di controllo sempre diversi ed innovativi. Eppure molti di noi provano una grande nostalgia per i grandi classici del passato.

Chi non ricorda ancora con una lacrimuccia i primi passi di Mario all’interno delle sue prime apparizioni sul fantastico Nes, quando a malapena poteva essere considerato il punto di riferimento della Nintendo, oppure chi può dimenticare le corse folli del primo Sonic ai tempi d’oro del Sega Mega Drive. E ancora chi dimentica l’orda di platform che investì il Super Nintendo? C’è ancora chi possiede gelosamente i vecchi giochi magari ad impolverasi in soffitta.

Giochi della memoria, Chester Cheetah


Sono stati molti i protagonisti animali dei nostri videogiochi preferiti. Se da un lato abbiamo tutta una serie di personaggi, per così dire, umani da guidare all’interno dei vari generi di giochi disponibili per le console, da soldati armati fino ai denti fino a bellezze mozzafiato capaci di attacchi letali così come dotate di arsenali che possono fare invidia ai mercenari di cui sopra, è anche disponibile una vasta gamma di animali.

Da porcospini blu dotati di scarpette da corsa e veloci più della luce fino a scoiattoli dalla morbida coda intenti a lanciare ghiande per allontanare i nemici che appaiono sullo schermo, da buffi roditori che sono armati come il più pericoloso dei marines fino a protagonisti dei cartoni animati più o meno famosi che vengono presi ad ispirazioni di titoli altrettanto più o meno celebri. E questo è il caso del ricordo della settimana per i giochi della memoria.

Giochi della memoria, Garfield Caught in the Act


In special modo nell’era d’oro dei platform, ovvero quando questo genere era particolarmente presente su tutte le console in commercio fin dai primi anni ’90, molti sono stati gli aniamli protagonisti delle tante avventure che sono andati a sostituire le figure umane, andando a rappresentare l’immagine più simpatica e colorata adatta per un gioco a piattaforme che risultava così intrigante per un pubblico giovane ma non solo.

Tra gli animali antropomorfi che maggiormente sono stati ospitati sulle nostre macchine da gioco, se ricordate bene sono stati diversi i gatti, quei teneri batuffoli di pelo che siamo stati lieti di guidare per permetter loro di completare la relativa missione. E di questi micetti, molti sono stati presi in prestito dalle serie televisive a cartoni animati più in voga in quel periodo, e proprio a questa categoria appartiene il simpatico Garfield.

Giochi della memoria, Risky Woods


Sono molti i titoli che hanno catalizzato l’attenzione dei giocatori di una volta, di quelli che non hanno scoperto il mondo dell’intrattenimento videoludico soltanto col boom scatenato dalla prima generazione di console Playstation o giù di lì, ma coloro che hanno ormai qualche annetto alle spalle, anche di carriera videoludica, e possono fregiarsi di aver scoperto direttamente nel periodo di uscita, dei piccoli grandi classici.

Tra questi figura sicuramente Ghouls’n’Ghosts, un grandissimo gioco che diventò una sorta di termine di paragone per tutte quelle avventure e per i titoli d’azione che offrivano un’atmosfera fantasy mista a quel filone orrorifico che giustificava temibili ed oscuri nemici che prendevano l sembianze di avvoltoi dagli occhi maligni e spiriti di ogni tipo che non vedevano l’ora di spezzare la nostra armatura e farci perdere la possibilità di raggiungere il nostro obiettivo finale.

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