Il Messico è sempre immaginato come uno dei paesi più belli da visitare, ricco di tradizioni e di fascino, di strade assolate e della costante allegria che regna sovrana tra i suoi abitanti. Eppure il Messico sarà anche l’ambientazione di Army of Two: The Devil’s Cartel presentato ufficialmente alla Gamescom 2012 con un video.
Sparatutto
Hybrid, quando lo sparatutto si gioca online in massa
Sarebbe terribile avere la notizia di una guerra persistente che possa mettere a ferro e fuoco il mondo intero in una costante lotta tra due fazioni rivali, anche se dovesse essere basata sugli scontri tra robot meccanici. Se tutto questo avviene nel mondo videoludico, il fenomeno prende un nome ben preciso, ovvero Hybrid.
Ex Troopers, un video dello sparatutto alternativo
Come soldati armati fino ai denti, ormai abbiamo affrontato avventure e pericoli di qualunque tipo all’interno del mercato videoludico. Se però vi siete un pò stufati di interpretare questo ruolo, a correre in vostro soccorso arriva Ex Troopers.
Shigeru Miyamoto, uno sparatutto come sogno nel cassetto
La sua briosa salopette e quel baffo sempre in ordine, anche davanti ai pericoli più invadenti sono sicuramente il suo marchio di fabbrica. Il nome di Mario, quel temerario ma simpaticissimo idraulico italiano che continua ancora oggi ad immergerci nelle sue stupefacenti avventure ricche di emozioni ma che sottintendono ancora quel classico sapore di una volta è legato in modo indissolubile ad un personaggio molto importante nell’universo videoludico.
A lui non dobbiamo soltanto la presenza di un protagonista amatissimo come Mario sulle nostre console, ma anche di molti altri capisaldi della tradizione videoludica di casa Nintendo, come l’elegante figura di Link, eroe indiscusso della saga di giochi di ruolo di Zelda, così come i teneri e diligenti Pikmin che prossimamente torneranno con un terzo capitolo ufficiale delle proprie avventure. Eppure Miyamoto avrebbe un sogno nel cassetto.
Payday: The Heist – No Mercy, un video del cross over con Left 4 Dead
Le collaborazioni tra case videoludiche differenti sembravano una vera e propria utopia fino a qualche tempo fa visto che Nintendo e Sega, rivali storiche ai tempi delle console a 16 bit, tanto per fare un esempio, non avrebbero mai accettato di andare d’amore e d’accordo per la realizzazione di un gioco che incarnasse il meglio delle possibilità tra le due grandi aziende. Eppure i titoli che vedono come protagonisti Sonic e Mario insieme sono ormai realtà.
Che dire poi delle idee congiunte che hanno visto sotto i riflettori Capcom e Namco-Bandai per regalare agli appassionati dei picchiaduro un titolo come Street Fighter X Tekken e di farli rimanere in attesa per il fratello ancora non pubblicato Tekken X street Fighter inserendo in un unico gioco lottatori provenienti dalle due saghe celeberrime? Una nuova collaborazione apparirà presto sotto gli occhi di tutti, ma appartenente ad un genere del tutto diverso.
Inversion, nuove immagini dell’attesissimo sparatutto
Agli sparatutto ormai siamo assolutamente abituati. Gli appassionati di questo genere adorano l’adrenalina che scorre a fiumi, riescono a godere di una semplice sparatoria e risultano molto eccitati dalle varie tipologie di armi che i propri alter ego virtuali sono in grado di impugnare missione dopo missione, raccogliendo magari quelle che hanno disseminato i nemici dopo l’eliminazione o magari ottenendo qualche beneficio grazie a particolari bonus.
Il mondo degli sparatutto è però piuttosto saturo e il genere aveva seriamente bisogno di una marcia in più già da qualche tempo. Abbiamo interpretato il ruolo di soldati armati fino ai denti pronti a debellare una minaccia di un paese vicino, ma anche un manipolo di coraggiosi e temerari eroi alle prese con robot ribellatisi al predominio della razza umana. Ecco però ora arrivare una vera ventata di aria fresca grazie all’attesissimo Inversion.
Dishonored, nuove immagini del nuovo sparatutto
Quando abbiamo a che fare con questo genere, le prime immagini che possono venirci alla mente sono spesso composte da trincee più o meno ben allineate per proteggersi dal fuoco nemico nei panni di soldati in divisa pronti a compiere chissà quale missione eroica per il proprio paese o semplicemente per sventare una minaccia nemica attraverso scorribande in territori pericolosi ed infiltrazioni in edifici riconosciuti come campi base avversari.
Spesso siamo invece stati abituati a riconoscere una componente virata maggiormente verso l’horror e lo stile dark rispetto all’esempio di cui sopra, magari con una sorta di spin off o capitoli collaterale di una saga di survival horror di successo che presenta, al posto di un episodio ufficiale della serie, un piccolo gradito esperimento tutto dedicato all’azione più pura. Stiamo parlando degli sparatutto che prossimamente avranno una ricca boccata d’aria.
Spec Ops: The Line, una gallery del nuovo sparatutto
Quando si acquista un nuovo videogame, al giorno d’oggi non si attende più soltanto una preziosa giocabilità che ci faccia emozionare ogni volta che lo inseriamo nella nostra console, esattamente come accadeva una volta. E in fondo non si aspetta soltanto una longevità degna di nota che non ci costringa a riporre il titolo sul nostro scaffale adibito ad impolverarsi insieme a tutti gli altri giochi che abbiamo già terminato da tempo.
Quando si esce dal nostro negoziante di fiducia con il sorriso sulle labbra per un godurioso acquisto, quello che portiamo a casa e ci apprestiamo a vivere come un’emozionante storia virtuale, deve avere delle caratteristiche innovative a cui le software house negli ultimi anni ci hanno abituato. Nonostante la moda del revival insomma, avere un impatto forte con una grafica accattivante è importante, e lo sanno bene gli sviluppatori di Spec Ops: The Line.
Binary Domain, la versione PC arriva ad aprile
Toshihiro Nagoshi è un nome che forse a molti di voi non dirà nulla, ma se vi dicessimo che il suo nome è importante in quanto creatore della serie Yakuza? Il gioco d’azione tra i più interessanti del suo genere, grazie ad un’atmosfera particolare e all’ambientazione purtroppo molto affine con l’attualità, hanno fatto di questo titolo un vero e proprio fiore all’occhiello per la Sega, grande compagnia di sviluppo ovviamente non solo nota per il veloce porcospino blu.
Se però andiamo nel più recente passato, noteremo un’altra associazione con il nome del signor Nagoshi, visto che lo stesso uomo è anche l’ideatore di Binary Domain, un gioco che si discosta dal triste realismo del gioco sulla mafia giapponese e si concentra invece sul genere degli sparatutto con impatto piuttosto futuristico. Qualcuno di voi se lo starà sicuramente godendo proprio in questo periodo, ma presto altri utenti saranno accontentati.
Giochi della memoria, Zero Tolerance
Ancora oggi la battaglia tra console avviene a suon di giochi in esclusiva, facendo vantare i possessori di una data macchina da gioco per un piccolo capolavoro destinato esclusivamente alla propria scuderia facendo magari rodere di invidia tutti quelli che invece posseggono una delle rivali in quel momento presenti sul mercato. Ma la guerra tra console non si è di certo esaurita soltanto a suon di giochi, vera linfa vitale nella carriera di una macchina videoludica.
Infatti soprattutto i più esperti in campo informatico, non fanno altro che testimoniare come il proprio gioiellino possa essere sfruttato in modo migliore per la realizzazione di giochi impressionanti sotto il punto di vista grafico a discapito delle proprie avversarie. Questo avveniva anche ai tempi delle console a 16 bit dopo effettivamente il Super Nintendo riusciva a battere Sega Mega Drive. Ma quest’ultima alcune cartucce niente male è riuscito a spararle.
Syndicate, i primi voti alla vigilia dell’uscita europea
Il dettaglio grafico è senza dubbio uno dei deterrenti per quanto riguarda l’avvicinarsi delle giovani leve videoludiche a dei cari vecchi classici del passato. Dei giochi che hanno letteralmente fatto la storia nel nostro cammino d’intrattenimento con le console e che sono custoditi nella memoria di quelli tra di voi che hanno qualche annetto di carriera alle spalle e possono ricordare la bellezza e la magia di alcuni grandi capolavori più o meno dimenticati.
E’ chiaro che un certo livello di giocabilità può addirittura far passare oltre uno scempio grafico dovuto alla scarsa potenza delle macchine del passato, ma i giocatori di oggi, abituati ad un realismo non indifferente e ad animazioni da urlo degne di film per il grande schermo dal nutrito budget, avranno difficoltà ad affezionarsi. Ecco perché le case di sviluppo riportano a nuova vita il fascino del passato con nuovi remake. Qualcuno ha per caso parlato di Syndicate.
Inversion, nuove immagini dello sparatutto antigravità
Ci sono alcuni titoli che possono essere vissuti con un animo totalmente sgombro da violenza e da aggressione, ma anzi utilizzando una buona dose di materia grigia barcamenandosi magari tra menu testuali un po’ complessi, tra conteggi di caselle in un’area di gioco ben delineata oppure con la riflessione adatta per il lancio di un incantesimo consumando un certo numero di punti magia o l’evocazione di una creatura particolare per favorirci in battaglia.
Altri titoli invece se ne fregano altamente di questi presupposti del pensiero e optano per una struttura di gioco maggiormente basata verso l’azione pura, in cui il giocatore è tenuto a portare a termine una missione e per farlo bisognerà tenere nervi saldi, avere un bel colpo d’occhio e un dito pronto per premere il grilletto virtuale del controller. Un nuovo esemplare appartenente a quest’ultimo genere, avrà il nome di Inversion.
Giochi della memoria, Realm
Nel mondo dei platform di una volta, regno incontrastato in cui due pilastri del settore come Mario e poi Sonic battagliavano furiosamente a suon di seguiti delle avventure principali, fiorirono un bel po’ di personaggi e di situazioni che prendevano spunto proprio dai due inconfondibili emblemi del genere. Insomma ecco spuntare come se niente fosse pallottole di gelatina pronte a cambiar forma, scoiattoli armati di ghiande o personaggi dei cartoni animati presi in prestito dal regno videoludico.
Insomma ognuno poteva trovare qualcosa di adatto al proprio gusto, dalle vaghe tinte horror di alcuni platform dotati di ambientazioni un po’ oscure oppure, come per la maggior parte degli esponenti di questo genere, caramellose ambientazioni al servizio di protagonisti, spesso animali antropomorfi, pronti a soddisfare missioni tra le più disparate. Che ne direste invece di conoscere meglio qualcosa di diverso come Realm?
Binary Domain, una gallery mostra il lato femminile del gioco
C’era una volta un mondo videoludico popolato soltanto da giochi di stampo maschilista in cui il protagonista di turno doveva essere necessariamente un uomo qualsiasi fosse il contesto prescelto. Nel caso dei picchiaduro, una timida parvenza femminile avrebbe potuto far capolino, ma solo in un mix di personaggi maschili selezionabili, rappresentando quindi una risicatissima percentuale, ancor meno o nulla poi in avventure o tanto meno sparatutto.
Grande stupore quando invece Lara Croft si divertì a sovvertire questa regola permettendo da allora, dopo il primo Tomb Raider, l’ingresso anche alle donne nel favoloso mondo fatto di monitor e controller. Dopo l’archeologa con le fondine sui pantaloncini attillati e due curve da far impallidire anche il più irremovibile cultore del gentil sesso, c’è stato un vero boom di donne in ruoli prima rigorosamente maschili e tra queste si annovera anche la protagonista di Binary Domain.