Giochi della memoria, 3×3 Eyes


Gli appassionati di videogiochi e al tempo stesso anche di cartoni animati devono imparare che non si vive di solo Dragonball su console e quindi non devono pensare che si possa soltanto fare largo uso di onde energetiche e di attacchi speciali, così come non può esistere solo una manciata di titoli dedicato al fenomeno Naruto con il simpatico ninja dalla vistosa tuta arancione come protagonista indiscusso di un’interessante serie di avventure e picchiaduro.

Specialmente nel passato, e purtroppo quasi sempre relegati al solo mercato nipponico, le console in auge negli anni ’90 hanno avuto un vero e proprio spazio importante per tutti quei giochi che venivano tratti da cartoni animati e manga di successo, spaziando, a seconda del genere del fumetto, da titoli d’azione a giochi di ruolo. Questa settimana è la volta di parlarvi di un particolare prodotto arrivato anche in Italia in animazione chiamato 3×3 Eyes.

Giochi della memoria, Incantation


E’ passato poco tempo da quando anche la serie cinematografica che lo ha visto protagonista si è conclusa ponendo la parola fine alle sue avventure e lasciando di stucco tutti gli appassionati che dopo anni ed anni di fedele osservazioni, hanno salutato con una lacrimuccia il ragazzo che è praticamente cresciuto con loro, sia fisicamente che personalmente, accompagnato sempre dalla schiera di amici e nemici ben noti al grande pubblico.

Si parla ovviamente di Harry Potter, il più famoso maghetto nel mondo della celluloide e dei romanzi moderni, ideati forse per un pubblico piuttosto giovane, ma che sono stati incantevoli anche per qualcuno che ha qualche anno in più sul groppone. Tutti sono rimasti stupefatti dal suo coraggio e dalle sue magie, ma nessuno forse ricorda che altri simpatici maghetti si sono fatti notare nei contesti videoludici come il protagonista di Incantation.

Regali di Natale 2011, Supaboy, il Super Nintendo portatile

Ne avevamo parlato qualche mese fa, adesso il Supaboy è in vendita su Amazon. Si tratta di una ottima idea regalo per Natale per tutti gli appassionati dei vecchi videogiochi a 16 bit.

Il Supaboy è essenzialmente un clone portatile del Super Nintendo, con tanto di display a colori da 3,5 pollici (è comunque possibile collegare la console alla TV), croce direzionale e tasti azione, oltre a due ingressi per collegare i joypad dello SNES.

Giochi della memoria, Putty Squad


A qualcuno particolarmente nostalgico tra di voi sarà probabilmente comparsa una lacrimuccia alla notizia che uno dei personaggi del nostro passato videoludico, uno di quelli che, al pari di Sonic, il mitico porcospino blu mascotte della Sega, ha compiuto vent’anni, stia per ritornare con tutto il suo splendore non su una delle console attualmente sul mercato, ma addirittura come uno dei titoli di lancio per una macchina da gioco di prossima generazione.

Probabilmente avrete capito che stiamo parlando di Putty Squad, il gioco che sarà infatti uno dei titoli di punta già disponibili all’uscita di Playstation Vita, il nuovo gioiello della Sony che prossimamente farà capolino nei negozi. Non tutti però hanno l’età o la conoscenza videoludica per ricordarsi bene di Putty, un piccolo amorfo eroe del passato che ha visto fiorire la sua carriera in particolar modo sul caro vecchio Super Nintendo.

Giochi della memoria, Winter Gold


L’inverno sta prepotentemente bussando alle nostre porte, trasportando con sé delle temperature più rigide e costringendoci quindi ad uscire con giacconi più pesanti, sciarpe avvolgenti e cappelli che ci proteggano dal freddo. Se qualcuno di voi abita in posti abbastanza elevati può anche iniziare a preoccuparsi per qualche centimetro di neve che potrebbe fare capolino dal cielo a causa del gelo che ovviamente i mesi invernali offrono su un piatto d’argento.

I più fortunati di voi potranno però beneficiare del lato positivo di un bel po’ di neve caduta approfittando di qualche soldino risparmiato e di tempo libero da studio e lavoro, magari proprio durante le festività natalizie, e concedersi una sontuosa settimana bianca da trascorrere in chalet finemente arredati in legno con un tazzone di cioccolata fumante e una buonissima compagnia. E perché no, anche provare a sciare, così come si poteva provare virtualmente con Winter Gold.

Giochi della memoria, Dark Law – Meaning of Death

Le trame nel mondo dei videogiochi hanno ormai iniziato a rappresentare un tassello davvero importante per la riuscita totale di un titolo. Nascono addirittura delle scuola di sceneggiatura per videogame, come quella che sorgerà sotto l’ala protettrice di Carlo Lucarelli, noto giallista, autore e conduttore televisivo, ma la convinzione che ormai anche un gioco ha bisogno di una solida base ben scritta è sicuramente ormai alla portata di tutti.

Insomma non basta una grafica accattivante, una colonna sonora da urlo, una giocabilità stellare ed un personaggio di punta a cui affezionarsi. Bisogna dotare di un certo spessore il gioco creando una personalità ben definita al protagonista e dei colpi di scena all’interno dell’avventura qualunque sia il genere di gioco. Tutto questo un tempo non c’era e le trame tendevano a somigliarsi un po’ tutte. Dark Law – Meaning of Death non ne era affatto immune.

Giochi della memoria, Target Earth


L’ambientazione spaziale è sempre stata una di quelle maggiormente utilizzate nel mondo dei videogiochi. Il richiamo stellare è senza dubbio molto affascinante visto che l’uomo da sempre si è posto la domanda di quello che potrebbe esserci oltre quella coltre di costellazioni che sono facilmente visibili anche ad occhio nudo durante una delle serate estive tra le più chiare, e così la fantasia ha cominciato a fantasticare proprio riguardo qeust’argomento.

Non soltanto la presenza di alieni più o meno amichevoli, ma anche una stessa vita sulle stelle è stato il pretesto per la creazione di molti romanzi fantascientifici, film e serie tv, nonché, per l’appunto, videogiochi legati a questo tema. L’uomo in un futuro non meglio precisato sarà capace di colonizzare nuovi pianeti per garantire la propria sopravvivenza e così le frequenti guerre avverranno proprio con lo sfondo spaziale, proprio come accadde in Target Earth.

Giochi della memoria, Nosferatu


In tempo di Halloween tutti voi probabilmente si stanno preparando a chiedere un dolcetto o a fare uno scherzetto alla porta dei propri vicini di casa per raccattare qualche bontà bussando travestiti da personaggi appartenenti al mondo dell’orrore e della fantasia, ma se siete un po’ troppo cresciutelli per darvi da fare in questo senso, allora farete meglio a ritirarvi nella vostra camera magari in compagnia di amici e di un bel filmetto horror.

Ripescando nel calderone dei vecchissimi classici di un tempo nel genere horror, ci sono sicuramente molti esponenti del genere disseminati nel mondo della celluloide da molti premiatissimi maestri del brivido, però se volete ammirare un vero emblema del cinema del terrore, non potete farvi scappare Nosferatu, un film muto dannatamente inquietante dei primi anni ’20. Ma sapete che Nosferatu è stato anche un videogioco?

Giochi della memoria, Super Wrestle Angels


Nel mondo dei picchiaduro siamo ormai tranquillamente abituati ad avere nel cast di personaggi selezionabili, al pari di omaccioni grossi e nerboruti che ben si prestano a questa tipologia di genere, anche delle donzelle apparentemente gentili ed indifese, ma che riescono a sfoderare nello scontro delle abilità assolutamente straordinarie che permettono loro di mettere al tappeto anche i più possenti combattenti presenti nella rosa dei disponibili.

Dalla prorompente Chun Li che è ormai diventata un marchio di fabbrica della serie di Street Fighter fino ad arrivare alla sensualissima Mai Shiranui dei vari King of Fighters. Cosa dire poi del fascino indiscusso di tutte le protagoniste di Dead or Alive, picchiaduro nato ad uso e consumo degli amanti delle belle donne che possono soddisfarsi con la visione di curve ballonzolanti e tanto fan service. Ma ricordate anche un titolo del passato orientato un po’ in questo senso?

Giochi della memoria, Little Master


E’ stato in special modo nel periodo in cui le console per videogiochi hanno avuto un primo effettivo boom, ovvero quando quelle a 16 bit hanno visto la luce nei mercati di tutto il mondo organizzando la battaglia principale tra Sega e Nintendo, che le storie dei giochi stessi hanno visto un certo accartocciamento su loro stesso, presentando quasi sempre lo stesso filone e lo stesso storyboard, più o meno qualunque fosse il genere di appartenenza.

Che fosse per un platform, per un’avventura o un gioco di ruolo, poteva capitare spesso di incontrare una trama che raccontasse di un regno pacifico che dopo anni ed anni di pura tranquillità, si ritrova a ferro e fuoco a causa del cattivone di turno, affidando il compito di rimettere tutto a posto soltanto ad un giovane e poco attrezzato ragazzetto del villaggio in questione. Esattamente coerente con questo tipo di trama era anche il simpatico Little Master.

Giochi della memoria, Wondrous Magic


Ne avete forse abbastanza dei classici guerrieri abilissimi con le armi da taglio e capaci di sgominare delle intere armate di intraprendenti nemici altrettanto bravi con i duelli cappa e spada? Siete stanchi di continue magie che prendono vita da bastoni fatati in possesso di stregoni dalla lunga barba bianca e dotati di mille arcane conoscenze che risultano essere efficaci in battaglia esattamente quanto la forza e la potenza del guerriero di cui sopra?

E ancora, vi siete forse stancati della presenza di giovani donzelle che possono avere un doppio ruolo: o semplici ragazze, magari dotate di chissà quale pomposo titolo nobiliare, pronte a farsi rapire dal malcapitato di turno, oppure volenterose duellanti capaci di sferrare colpi mortali nelle aspre e sanguinose battaglie? Se tutto questo per voi è ancora un elemento di fortissimo interesse, allora continuate a leggere quel che abbiamo da dirvi su Wondrous Magic.

Giochi della memoria, Bobby’s World


Da bambini come lo vedevate il mondo? Non venite a dirci che anche quando avevate pochi anni avevate la perfetta cognizione del traffico che crea smog e rumore nelle strade delle nostre città, che avevate la perfetta idea di come siano difficili i rapporti sociali con le varie persone e di come sia dannatamente complicato tutto quello che viene dopo il fior fiore dell’età, a cominciare dall’adolescenza fino ad arrivare all’età adulta.

Noi da bambini sognavamo qualcosa di assolutamente brillante e fantastico per il nostro futuro, ma soprattutto vedevamo il mondo esattamente con la fantasia fervida di un ragazzino, tra scenari presi in prestito dal regno delle favole o invenzioni della nostra già molto galoppante immaginazione. E tutto questo, che vi ricordiate o meno, era stato già ampiamente sfruttato in una serie tv che poi riuscì ad avere anche una sua controparte videoludica ai tempi delle console a 16 bit.

Giochi della memoria, Obitus


Avete presente quella meraviglia arrivata qualche annetto fa su Playstation 2 che regalò uno stralcio di poesia alla seconda generazione di console casalinghe della Sony? Stiamo parlando di ICO, quel titolo che più volte abbiamo nominato nei nostri articoli e che nuovamente verrà riproposto al grande pubblico, che magari l’aveva un po’ snobbato all’epoca o non si era accorto della sua magnificenza, con una nuova versione su Playstation 3.

Una veste totalmente in HD che lo renderà ancora più unico, così come il suo ideale seguito intitolato Shadow of Colossus compreso nella ICO Collection che tanto fa gola a molti di voi. Ricordate però come aveva inizio la storia di ICO? Un bambino nato con un paio di corna sulla testa viene condotto in un tetro maniero dalla gente del popolo e viene rinchiuso tra quelle mura apparentemente senza la possibilità di uscire. Un input che ritroviamo in un gioco del passato.

Giochi della memoria, Cluedo

  Nel mondo dei videogiochi le idee di certo non mancano per proporre cose nuove ed entusiasmanti e non sono mancate nemmeno ai tempi delle console a 16 bit quando iniziavano a prendere piede i primi coloratissimi platform, i picchiaduro più entusiasmanti e i personaggi che spesso ancora oggi ravvivano le nostre giornate. Ma non mancava nemmeno la possibilità di prendere spunto dall’universo dei classici giochi da tavolo per proporne versioni videoludiche.

Ormai sono sicuramente moltissimi i giochi da tavolo, vecchi o nuovi che hanno beneficiato di un passaggio su console, dal più celebre Trivial Pursuit che ha fatto impazzire in molti tentando di rispondere alle domande proposte oppure il tradizionale Monopoly con case, alberghi e i classici segnalini. Ma qualcuno forse, e parliamo di chi ha qualche annetto in più sulle spalle, un vero e proprio giallo ludico che ha affascinato più di un giocatore.

preload imagepreload image