Giochi della memoria: Zombies Ate My Neighbours

Qualche giorno fa vi abbiamo presentato Zombie Wranglers, un titolo simpatico ed apparentemente innovativo che vorrebbe presentarci uno scenario da survival horror vista la presenza insistente di zombie come nemici, ma il tutto edulcorato da una forte dose di ironia e da colori sgargianti tipici dello stile hip hop. Peccato che l’idea non sia esattamente originale visto che già ai tempi delle console a 16 bit c’era Zombies.

Il titolo originale del gioco, censurato nella versione europea perché ritenuto forse troppo estremo, era in realtà “Zombies ate my neighbours” ovvero gli zombie hanno mangiato i miei vicini: una sorta di intrusione tra i nomi degli horror tipici da b-movie di un tempo che rispecchia però perfettamente il clima goliardico e spassoso che si respira in questo gioco che nasconde appunto sotto un velo di divertente simpatia una trama da film horror vero e proprio.

Giochi della memoria: Cool Spot

Quando un prodotto di uso comune riesce ad entrare nel cuore della gente per un motivo particolare, che sia un effetto benefico inimmaginabile, una simpatia a prima vista, un’uscita nel posto giusto al momento giusto o ancora una semplice pubblicità azzeccata che riesce a corrompere in senso buono l’acquirente di turno, allora possiamo aspettarci una vera e propria invasione del prodotto in questione.

Gli anni ’80 sono stati gli anni del boom delle bibite gassate, quelle con tante bollicine che non potevano mancare a nessuna festa, e questa mania si è ovviamente protratta negli anni ’90 che hanno segnato l’uscita di un gioco alquanto usuale, ma con la caratteristica di avere un protagonista d’eccezione, infatti si tratta di Cool Spot che da il titolo al gioco e che rappresenta la mascotte della 7Up.

Giochi della memoria: Final Fight

C’è stato un periodo in cui nelle sale giochi spopolavano i picchiaduro. C’erano orde di ragazzini con aria da duri che non vedevano l’ora di suonarle di santa ragione ai nemici di turno, spesso nerboruti omaccioni che incarnavano il modello alla Schwarzenegger che andava tantissimo in quegli anni. Monetina dopo monetina questi capolavori da sala sono arrivati anche sulle nostre console per la gioia delle nostre partite.

Uno dei capolavori assoluti dell’ormai scomparso genere dei picchiaduro a scorrimento era senza dubbio Final Fight arrivato anche su Super Nintendo e portando la sua carica di adrenalina e soddisfazione nelle nostre case. Lo scopo del gioco era semplicemente quello di eliminare il gruppo di nemici presenti sullo schermo con le tecniche del personaggio prescelto e proseguire nel livello fino allo scontro col boss di turno.

Giochi della memoria: Bubsy

L’era dei platform è iniziata anni e anni fa, nella cosiddetta preistoria dei videogiochi quando da poco si erano affacciati sul mercato i classici Pac-man e Pong e un certo idraulico italiano iniziava a salire e scendere nei tubi verdi schiacciando funghi e saltellando su verdi colline con una grafica che definire spartana è dir poco.

Negli anni il genere platform è però andato perdendosi a favore del genere adventure che ha portato ai vecchi giochi la terza dimensione snaturando il vecchio concetto di gioco a piattaforme che è tanto caro ai classici Mario e Sonic. E’ l’epoca delle console a 16 bit di Sega e Nintendo che ha beneficiato maggiormente di questo tipo di giochi e tra i tanti che se ne potrebbero ricordare e che cercherò di rammentarvi in questa rubrica apposita, c’era un certo Bubsy.

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