Trauma Center, un nuovo capitolo per Wii nel 2010


Da piccoli abbiamo sicuramente dato sfogo alla nostra fantasia e ai nostri desideri provando ad immaginarci proiettati nel mondo degli adulti nelle vesti più svariati, sperando di poter, in futuro, diventare dei personaggi di spicco svolgendo delle professioni al limite dell’assurdo o particolarmente impegnative da raggiungere, lasciando però un briciolo di speranza al nostro cuore di bambino, sognatore ed entusiasta.

Dal giardiniere all’astronauta, dal pompiere al cowboy, dal supereroe al cantante famoso, insomma ognuno di noi aveva una particolare missione da compiere per poter essere quello che avrebbe voluto e chissà quanti di noi ci sono realmente riusciti una volta diventati adulti e raggiunto il mondo del lavoro con tutte le sue problematiche e i suoi impicci. Tra i mestieri che sicuramente qualcuno di voi ha pensato di svolgere ci sarà quello del chirurgo.

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Nuovi dettagli sul seguito di Trauma Center

Un paio di anni fa, la storica casa di sviluppo Atlus, lanciò sul mercato una sorta di simulazione che si diversificava in maniera sostanziale da tutte le altre presenti in commercio fino a quel momento, ma nonostante il salto nel buio, il tentativo andò a buon fine visto che il gioco in questione ebbe un successo notevole. Il titolo di questa particolarissima simulazione è Trauma Center e come vi abbiamo già comunicato, ci sarà un seguito.

Per chi non sapesse cosa sia Trauma Center, possiamo dire che il primo capitolo ci permetteva di impersonare Derek Stiles, un giovane medico che doveva fare i conti con un bioterrorista e mostrare del suo meglio sulle arti chirurgiche. In questo secondo capitolo ambientato in Africa, avremo ancora con noi la fida assistente infermiera Angie Thompson ma dovremo operare persone vittime della guerra civile.

In fase di sviluppo il seguito di Trauma Center

C’è un fenomeno mediatico che ormai da qualche anno si è impadronito dei nostri televisori e non riesce a sradicarsi nemmeno sotto tortura, grazie ovviamente all’affetto del pubblico che quotidianamente segue le vicende sempre interessanti ed appassionanti del genere ormai amatissimo. Sto parlando del genere medico/ospedaliero che, tra telefilm americane e fiction italiane spopola sul piccolo schermo.

Tutto probabilmente iniziò con l’avvenenza di George Clooney di ER che ha diffuso come un virus la mania di sfoggiare divise da infermiere o da chirurgo per prendersi cura del corpo de spesso anche dell’anima dei pazienti. Ora il grande boom lo ha fatto il Dr. House, sempre sulla cresta dell’onda con il suo carattere burbero e il suo particolare fascino inglese che ha ammaliato le deliranti telespettatrici.

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