In principio ci fu lui, altero e fiero nel suo ruolo da eroe a metà strada tra l’animo infernale identico a quello dei nemici che è costretto ad eliminare in modo parecchio efferato, grazie alla violenza con cui distrugge l’esercito antagonista, restando però sempre dalla parte dei buoni annientando eserciti di demoni dalle fattezze più incredibili in un bagno di sangue che molto spesso viene visto nel mondo dei videogiochi, ma veniva enfatizzato dall’ambientazione perfetta.
Il suo lungo mantello rosso e la sua folta chioma di candidi capelli rappresentano il suo marchio di garanzia per una saga che è andata avanti anni nonostante il genere non permettesse in fondo di offrire chissà quale novità capitolo dopo capitolo. Eppure Devil May Cry è ancora oggi un vero classico, tanto da etichettare Dante, l’eroe del titolo, come uno dei protagonisti più carismatici ed amati di sempre, motivo per il quale, i cloni non si sono fatti attendere.